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giovedì 1 Maggio 2025
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Dl Ristori, arriva il contributo a fondo perduto per i settori colpiti dall’emergenza Covid

Per i soggetti titolari di partita Iva che svolgono attività prevalente nell’ambito dei settori economici
interessati dalle restrizioni adottate per contenere la diffusione del Covid-19 arriva il contributo a fondo
perduto previsto dai vari decreti ‘Ristori’. Con il via libera della Camera le norme inserite nei 4 decreti varati
dal Governo, con le modifiche introdotte in sede di esame parlamentare, sono state definitivamente
approvate. Il contributo, che comunque non può superare i 150 mila euro, spetta “a condizione che l’ammontare del
fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2020 sia inferiore ai due terzi dell’ammontare del fatturato e
dei corrispettivi del mese di aprile 2019”.

Nella determinazione di tali importi vale la data di “effettuazione dell’operazione di cessione di beni o di
prestazione dei servizi”. Il contributo spetta anche ai soggetti che hanno iniziato l’attività a partire dal 1°
gennaio 2019 e, pertanto, non sono in possesso dei requisiti di fatturato. Il contributo non è riconosciuto ai
soggetti che hanno iniziato l’attività a partire dal 25 ottobre 2020 e a quelli che hanno cessato l’attività
prima del 25 ottobre. Per i soggetti che non avevano in precedenza (maggio-giugno 2020) presentato istanza per ottenere il
contributo a fondo perduto erogato dal decreto “Rilancio” (articolo 25 del Decreto n.34 del 19 maggio
2020, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 luglio 2020, n.77), il contributo, erogato ai sensi di
questo decreto, è riconosciuto previa presentazione di apposita istanza in via telematica all’ Agenzia delle
entrate a cui è demandata la regolamentazione di tale presentazione; anche in questo caso il contributo
non spetta ai soggetti che hanno cessato l’attività alla data di presentazione dell’istanza. Sono esclusi dal
contributo i soggetti che lo hanno restituito in quanto indebitamente percepito in precedenza ai sensi del
Decreto “Rilancio”.

L’ammontare del contributo che verrà erogato sarà pari ad una percentuale, minore o uguale o maggiorata,
della somma già erogata con il precedente Decreto Rilancio” (decreto-legge 19 maggio 2020, n.34,
convertito, con modificazioni, dalla legge 17 luglio 2020, n.77) il cui valore fu a suo tempo determinato sulla
base della perdita di fatturato fra i mesi di aprile 2019 e aprile 2020. Per i soggetti che presenteranno
istanza la spettanza e l’ammontare saranno determinati dall’Agenzia delle Entrate. L’importo del contributo
sarà accreditato per via telematica direttamente sul conto bancario del soggetto che ne ha diritto.
I settori e le attività che otterranno un contributo pari al 100% di quanto previsto dal Dl Rilancio sono:
trasporto pubblico, agenti, rappresentanti e mediatori.

Otterranno un contributo pari al 150% i bar, le pasticcerie, le gelaterie e le strutture destinate all’ospitalità.
Un contributo pari al 200% di quanto ottenuto con il contributo Rilancio andrà a ristorazione, spettacoli,
cultura, commercio, attività sportive e ricreative.
Per le “Gelaterie e pasticcerie”, “le Gelaterie e pasticcerie ambulanti”, i “Bar e altri esercizi simili senza
cucina” e gli “Alberghi” “con domicilio fiscale o sede operativa nelle aree del territorio nazionale,
caratterizzate da uno scenario di elevata o massima gravità e da un livello di rischio alto”, il valore della
percentuale della somma già erogata con il precedente Decreto “Rilancio” verrà incrementato del 50%. 

Nel corso dell’iter parlamentare il contributo a fondo perduto, previsto dal decreto, è stato riconosciuto per il
prossimo anno (2021) “agli operatori con sede operativa nei centri commerciali e agli operatori delle
produzioni industriali del comparto alimentare e delle bevande, interessati dalle nuove misure restrittive
stabilite con il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 3 novembre 2020”.
Il contributo previsto per il 2021 sarà erogato dall’Agenzia delle entrate con presentazione di istanza
secondo le modalità disciplinate da un provvedimento del suo Direttore. Per tutti i soggetti interessati al contributo del 2021 l’ammontare di tale contributo non potrà superare il 30% del contributo erogato con questo Decreto.

Consulta l’elenco completo delle attività che potranno accedere al contributo

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