Nel 2023 dei 143,9 miliardi di Iva dichiarati all’erario ne sono arrivati solo 134,1. È quanto emerge dal documento del dipartimento delle finanze del Mef riguardante l’analisi dei dati relativi all’anno di imposta 2023 (dichiarazioni 2024) . Nel report analizzati anche l’andamento delle principali grandezze Iva per soggetto, settori economici e regione di residenza dei dichiaranti.
I dati 2024
I contribuenti che hanno presentato la dichiarazione Iva/2024, relativa all’anno d’imposta 2023, sono stati 4.174.782, in lieve diminuzione (-0,9%) rispetto ai dichiaranti per l’anno d’imposta 2022. L’ammontare del volume d’affari ha registrato un calo di 2,7%, il totale acquisti e importazioni è stato pari a 3.722 miliardi di euro, con una riduzione del 6,5% rispetto all’anno precedente. L’imposta dovuta nel 2023 è stata di circa 157 miliardi segnando un aumento del 9,4% rispetto al 2022, mentre l’imposta a credito è stata di 50,8 miliardi di euro con un incremento dello 0,3% rispetto al 2022. Rispetto alle previsioni l’Iva periodica dovuta è superiore di 10 miliardi all’Iva effettivamente versata nello stesso periodo.
Suddivisione regionale
È al Sud che si registra una crescita importante nella variazione del volume d’affari relativa all’anno di imposta 2023. Negativo invece il dato su Lombardia e Lazio. Le regioni in cui si sono registrati gli incrementi percentuali di maggior rilievo sono il Molise (+9,9%), la Calabria (+9,2%), l’Abruzzo (+8,7%) e la Campania (+8,1%), mentre il Lazio, come anticipato, è la regione il cui volume d’affari si riduce maggiormente (-18,7%). Deludono le percentuali di crescita delle regioni del Nord con Lombardia (-1,2%), Trentino-Alto Adige (-1,2%) e Friuli-Venezia Giulia (-1,6%).
Settori più rilevanti
Dall’analisi delle prime sette divisioni di attività (Ateco 2 digit) per volume d’affari si delinea la rilevanza del commercio all’ingrosso, segue la fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata e il commercio al dettaglio e il commercio e riparazione di autoveicoli e motocicli.
Le industrie alimentari si posizionano al quinto posto per importanza, subito prima delle divisioni relative alla fabbricazione di macchinari, dei lavori di costruzione specializzati e della fabbricazione di prodotti in metallo.
Distribuzione dei dichiaranti
Nel 2023 i dichiaranti Iva sono distribuiti come segue: ditte individuali quasi 2 milioni di soggetti (46,5% del totale), le società di persone oltre 659 mila soggetti (15,8% del totale) e le società di capitali rappresentano oltre 1,4 milioni di soggetti per il 34,9% del totale.