La proroga del Superbonus al 110% per l’efficientamento energetico degli edifici non entra nel Recovery plan di Mario Draghi. La misura, fiore all’occhiello del Conte due, sarà comunque finanziata con la prossima legge di bilancio. Nonostante a favore della misura nel Recovery si fosse espressa gran parte della maggioranza: i Cinque Stelle in prima fila, ma anche Pd, Lega e Forza Italia, il governo non ha ceduto in quanto sarebbe stato necessario recuperare oltre dieci miliardi sottraendoli ad altri progetti. Pare che abbiano pesato anche le perplessità di Bruxelles che ritiene la misura del bonus al 110% eccessiva e troppo costosa. Il Mef con il ministro Daniele Franco si è comunque impegnato a inserire la proroga nella prossima Legge di bilancio. Scelta poi confermata anche da Draghi nel suo intervento alla Camera sul Pnrr: “per il futuro -ha detto- il Governo si impegna a inserire nel disegno di legge di bilancio per il 2022 una proroga dell’ecobonus per il 2023, tenendo conto dei dati relativi alla sua applicazione nel 2021, con riguardo agli effetti finanziari, alla natura degli interventi realizzati, al conseguimento degli obiettivi di risparmio energetico e sicurezza degli edifici”. Poi in sede di replica al dibattito Draghi ha anche annunciato una semplificazione delle procedure per accedere al superbonus: “Io sono completamente d’accordo: l’ecobonus tira poco perchè le procedure sono troppo complesse. Entro il mese di maggio con un decreto interveniamo con importanti semplificazioni per far sì che la gente lo possa usare”.
Superbonus 110%, fuori dal Recovery, proroga 2023 sarà finanziata con legge bilancio
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