Il decreto, che approderà domani alla Camera, contiene un emendamento ad hoc per consentire agli autonomi di aderire al vecchio regime per tutto il 2015.
Sarà inserita nel decreto milleproroghe la correzione al discusso nuovo regime dei minimi introdotto con la legge di stabilità 2015. Il testo, che arriverà alla Camera domani dopo il via libera della commissione bilancio, conterrà anche un emendamento ad hoc per le partite Iva. Una doppia opzione valida per tutto il 2015, che consentirà al popolo di professionisti e freelance di scegliere tra il vecchio quadro di agevolazioni e il nuovo forfait. Il primo prevedeva un’imposta sostitutiva ad aliquota fissa del 5% per i primi cinque anni, esclusivamente per i giovani al di sotto dei 35 anni con un reddito inferiore ai 30mila; il secondo un’imposta del 15%, senza vincoli temporali né di età. Una soluzione tampone per venire incontro agli autonomi, penalizzati anche sui requisiti (il nuovo regime limita l’accesso ai professionisti con un reddito inferiore ai 15mila euro). I tempi si preannunciano rapidi, visto che il termine per la conversione del decreto in legge scadrà il primo marzo: per quella data il testo dovrà ricevere l’ok di Camera e Senato.
Fuga dal regime. Un correzione resa ancor più necessaria se messa in relazione ai dati comunicati in settimana dal Mef: a dicembre la “fuga” dal nuovo forfait ha prodotto un incremento dei nuovi avviamenti del 203,4%. Nella sintesi dei dati 2014 dell’Osservatorio sulle partite Iva, emerge che lo scorso anno le nuove aperture sono state complessivamente 574mila, di cui 194.140 (pari al 33,8%) sotto il regime agevolato, in aumento dell’8,5% rispetto al 2013. L’incremento, spiega il ministero, è “influenzato dall’introduzione del nuovo forfait” che ha spinto i soggetti ad anticipare l’apertura della partita iva pur di rientrare nel vecchio quadro di agevolazioni. Il trend degli ultimi mesi del 2014, in questo senso, è particolarmente indicativo: a novembre, dopo la presentazione della legge di stabilità 2015, le nuove aperture sono state oltre 38mila (+15,5% rispetto allo stesso mese 2013); a dicembre 76.336 (di cui 51.376 sono adesioni al precedente regime), pari a +203,4%. Sempre rispetto alle rilevazioni dell’ultimo mese 2014, risulta emblematico l’aumento dei nuovi avviamenti da parte dei giovani di età non superiore ai 35 anni (+541%). Guardando alla classificazione per settore produttivo, si segnala che i nuovi avviamenti sono stati per un terzo nei settori professionali, con aumenti esponenziali nei settori professionali (+1.264,1%), sanitari (+864,5%) e dell’istruzione (+470,9%). Per quanto riguarda la forma giuridica, l’85,6% degli avviamenti totali ha riguardato le persone fisiche, in ascesa rispetto allo stesso mese del 2013 (+343,9%).













