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giovedì 1 Maggio 2025
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A novembre 38.000 nuove partite Iva, boom per sfuggire al nuovo regime dei minimi

Il nuovo regime dei minimi partito a gennaio gonfia le partite Iva. A novembre scorso, infatti, proprio in vista delle nuove regole che innalzano l’imposta sostitutiva molti professionisti hanno giocato d’anticipo per sfruttare la vecchia normativa sui minimi.

Oltre 38mila nuove partite Iva registrate nel solo mese di novembre per sfuggire al regime dei minimi appena entrato in vigore. Lo rileva, in una nota, il ministero dell’Economia e delle Finanze. Tra questi, soprattutto i liberi professionisti, maggiormente penalizzati con il nuovo forfait. Rispetto allo stesso mese del 2013 le aperture aumentano del 15,5% e si attestano a quota 38.351. Un “deciso incremento”, spiega nella nota il Mef, “influenzato dal nuovo regime forfetario”, che avrebbe spinto i soggetti ad “anticipare l’apertura della Partita Iva entro la fine del 2014” giudicando il vecchio forfait “più vantaggioso per la propria attività”.

Boom al nord. È a nord che si è registrato il maggior numero di avviamenti (42,1%), più che al sud (34,9%) e quasi il doppio rispetto al centro (22,8%). In particolare, rispetto allo stesso periodo del 2013, l’incremento maggiore c’è stato nella Provincia autonoma di Bolzano (+56,9%), in Molise (+24,7%) e in Lombardia (+23,6%).

Spiccano i giovani. Un altro indizio che la dice lunga sulla effettiva volontà di rientrare nel vecchio regime è dato dalla ripartizione per età delle nuove Partite Iva. Il 52,8% degli avviamenti riguarda giovani fino a 35 anni (+30% rispetto al novembre 2013), non a caso la soglia che consentiva, con il precedente forfait, di accedere al quadro delle agevolazioni per cinque anni. Seguono con il 32% gli autonomi di età compresa fra i 36 e i 50 anni.

Vince il commercio. Se poi si guarda alla distribuzione per settore produttivo, a segnare il maggior numero di aperture è il commercio (24,8%). Seguono le attività professionali (15,9%) e si servizi di alloggio e ristorazione (9%). Ma i dati più interessanti si ottengono confrontando i numeri con quelli del novembre 2013: le attività professionali fanno un salto triplo (+84,5%), così come sanità (+78,4%) e servizi d’informazione (+39%). Non a caso, i settori in cui il “vecchio” regime offre vantaggi maggiori rispetto al nuovo forfait. Sempre rispetto al novembre 2013, invece, sono in flessione i settori dei trasporti (-1,9%), dei trasporti (-5,4%) e dell’agricoltura (-6,9%).

La forma giuridica. Per quanto concerne la natura giuridica, il 71,7% delle nuove Partite riguarda persone fisiche, il 21,8% le società di capitali, per il 5,7% società di persone e per lo 0,8% i “non residenti” e le “altre forme giuridiche”. L’aumento di avviamenti più consistente riguarda proprio le persone fisiche (+19,8%), seguito a distanza dalle società di capitali (+6,9%) e dalle società di persone (+3,5%).

 

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