back to top
martedì 17 Giugno 2025
spot_img
spot_img

Contestati 1,2 miliardi, pagherà 280 milioni in 5 rate: accordo con l’erario dell’imprenditore Pignataro

Dieci anni di tasse non pagate, dal 2013 al 2023 per un totale di circa 1,2 miliardi di euro, comprensivi di interessi. Era questa l’accusa contestata dalla procura di Bologna nei confronti del gruppo Ion di Andrea Pignataro, il secondo uomo più ricco d’Italia alle spalle di Giovanni Ferrero nella speciale classifica stilata dalla rivista Forbes. Pignataro è ora giunto a un accordo con il Fisco e pagherà 280 milioni di euro, in cinque rate. Resta aperta l’inchiesta penale.

Nato a Bologna e con passaporto britannico, Pignataro ha la residenza ufficiale a St. Moritz, rinomata località alpina del Canton Grigioni, in Svizzera. Con varie proprietà in Italia, tra Milano e Sardegna, gli investigatori hanno mosso le loro contestazioni basandosi sull’assunto che i profitti dell’imprenditore andavano dichiarati in Italia.

Il suo patrimonio è stimato in oltre 34 miliardi di euro. Le indagini hanno tracciato gli spostamenti di Pignataro in aereo e analizzato tabulati telefonici, tracce lasciate delle carte di credito e altro, stabilendo che gran parte della vita dell’imprenditore si svolgeva in Italia. Il periodo di tempo in esame era superiore a quanto previsto dalla legge per mantenere la residenza fiscale estera. Quindi, secondo l’Agenzia delle Entrate la reale residenza dell’imprenditore è nel nostro Paese e le tasse vanno pagate qui.

Il gruppo di Pignataro è solo l’ultima delle grandi società tecnologiche finite nel mirino del fisco e della magistratura italiani, che hanno acceso un faro su molte big tech americane, da Google a Meta, da Amazon a Apple. Colossi su cui mantengono una costante pressione regolatoria, concorrenziale e fiscale anche le autorità europee, provocando la reazione dell’ l’amministrazione Trump che, usando il ricatto dei dazi, contesta il pagamento delle imposte che incombono sulle multinazionali Usa.

Secondo la classifica dei miliardari d’Italia appena pubblicata da Forbes, che a fine 2024 conta 74 paperoni in graduatoria, Pignataro risulta essere secondo con 34,2 miliardi di dollari subito dopo il re della Nutella Giovanni Ferrero con 38,2 miliardi, tanto da essere definito il ’Bloomberg italiano’.

L’imprenditore 54enne si è laureato in economia all’Alma Mater e poi ha conseguito un PhD in matematica a Londra all’Imperial College. Ex trader a Salomon Brothers, ha fondato Ion nel 1999. Negli ultimi anni ha effettuato ulteriori acquisizioni in Italia, aggiudicandosi i software bancari di Cedacri, le informazioni commerciali di Cerved e quelle di Prelios.

Dello stesso autore

RISPONDI

Please enter your comment!
Please enter your name here

Altro in Attualità

Rubriche