I lavoratori dipendenti percepiscono come meno oneroso il peso fiscale perché, con il sostituto d’imposta, ricevono direttamente lo stipendio al netto delle tasse. A differenza dei lavoratori autonomi, ai quali invece è richiesto “di pagare in misura consapevole la gran parte del proprio carico fiscale”. A dirlo è la Cgia di Mestre, secondo cui “nel 96% dei casi le tasse che gravano sulle famiglie dei lavoratori dipendenti vengono prelevate alla fonte, ovvero dalla busta paga o sono incluse nei beni o nei servizi che vengono acquistati. Solo il 4 per cento è versato al fisco consapevolmente, vale a dire attraverso un’operazione di pagamento presso uno sportello bancario o postale”. Da La Repubblica.