I dati di Confindustria sull’evasione fiscale, peraltro citati dal Presidente della repubblica nel suo discorso di fine anno, raccontano di un’Italia per buona parte sommersa: dei 122 miliardi di “nero” stimati, quasi 40 derivano da Iva non versata e 58 da contributi e Irpef non pagati. Si tratta di fenomeni evasivi-elusivi che però possono essere limitati attraverso una maggiore evoluzione della tecnologia. Col canone Rai invece, scrive Lionello Mancini su Il Sole 24 Ore, i contribuenti avranno la possibilità di dimostrare la propria maturità. L’importo del canone è sceso da 113,5 a 100 euro, e per evitare di pagare due volte basterà presentare un’autocertificazione. È qui il punto: quanti useranno l’autocertificazione per non pagare l’odiato canone, magari contando sull’assenza di controlli? I modi per beffare l’erario ci sono tutti, ma il sistema si basa sulla fiducia. Basterà?
Rassegna stampa dell’11 gennaio 2016
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