Riduzione delle aliquote da 5 a 4, alleggerimento del prelievo per i redditi a partire da 15.000, con un calo più consistente per li redditi tra 30.000 e 70.000 euro. E’ quanto prevede l’ipotesi di accordo raggiunto al Mef nel corso di un incontro al quale hanno partecipato il titolare di via Venti settembre Daniele Franco e i rappresentanti delle forze politiche di maggioranza. L’intervento potrà contare su una dote di 7 miliardi degli 8 stanziati nel disegno di legge bilancio, mentre un miliardo andrà alla riduzione dell’Irap. Dunque alla fine governo e maggioranza hanno deciso di intervenire sulle aliquote con una doppia operazione: da un lato riducendo quelle intermedie dove il peso dell’Irpef era diventato particolarmente significativo e dall’altro incrementando l’aliquota a partire da 50.000 euro sopprimendo l’aliquota del 41% che attualmente colpisce la fascia da 55.000 a 75.000 euro e facendo partire l’aliquota del 43% attualmente riservata ai redditi oltre 75.000 già da 50.000 euro. Dunque per i redditi più alti la riduzione garantita agli scaglioni intermedi viene in parte riassorbita per effetto dell’aumento che scatterà per i redditi superiori a 50.000 euro.
In base all’accordo raggiunto nulla cambia per il primo scaglio fino a 15.000 euro la cui aliquota resta al 23%, per i redditi dai 15.000 euro ai 28.000 euro l’aliquota sarà ridotta di due punti, passando dal 27% al 25%; mentre per quelli da 28.000 euro a 50.000 euro è prevista una riduzione di 3 punti (dal 38% al 35%). L’aliquota successiva, del 41%, viene eliminata e al suo posto subentra la più elevata, fissata al 43%, che sarà applicata a partire dai 50.000 euro in su. La riduzione massima dell’Irpef si avrà per i redditi compresi nella fascia da 30.000 a 70.000 euro, con un una punta di 920 euro di risparmio annuo per i redditi di 50.000 euro. Per il primo scaglione fino a 15.000 euro nulla cambia per ora a meno di un intervento sulla no tax area. Riduzione più contenuta per lo scaglione da 15.000 a 28.000, che potrà beneficiare di un taglio di 2 punti con una riduzione d’imposta annua da 50 euro a 260 per i redditi della parte alta dello scaglione. A partire dai redditi che superano i 50.000 euro il riassorbimento di parte dell’aumento massimo si fermerà a 75.000 euro. In ogni caso anche per i redditi superiori a 75.000 euro ci sarà una riduzione d’imposta pari a 270 euro l’anno.
L’accordo di maggioranza prevederebbe anche la trasformazione del bonus di 100 euro per il lavoro dipendente da credito d’imposta in detrazione. Tale modifica potrebbe determinare una perdita per i lavoratori che hanno problemi di incapienza. Inoltre ci dovrebbe essere un aumento della detrazione per i pensionati portandola allo stesso importo dei lavoratori dipendenti, mentre dovrebbe leggermente aumentare la detrazione per il lavoro autonomo innalzando la no tax area.
Il punto d’incontro raggiunto tra governo e maggioranza combacia con gli annunci del presidente del Consiglio, Mario Draghi, che ha indirizzato fin da subito l’intervento solo sui contribuenti. Da più parti era infatti arrivata la proposta di intervenire sul cuneo fiscale, che invece avrebbe interessato le imprese e solo i lavoratori dipendenti, tenendo fuori dal taglio delle tasse i pensionati e non solo. I tempi sono stretti per l’approvazione delle modifiche, che dovranno essere inserite nella legge di bilancio. Ci sarà un nuovo incontro al ministero, dopo che Franco avrà parlato con Draghi e i rapprensentati della maggioranza con i partiti, per siglare l’intesa. Poi dovrà essere presentato un emendamento alle legge di bilancio 2022, attualmente all’esame del Senato in prima lettura, che dovrà essere approvata dal parlamento entro dicembre.
IRPEF ATTUALE:
Aliquota…………………………fascia di reddito (euro)
23%…………………………….. fino a 15.000
27% …………………………….da 15.000 a 28.000
38% …………………………….da 28.000 a 55.000
41% …………………………….da 55.000 a 75.000
43% ……………………………..oltre 75.000
IRPEF FUTURA:
23%…………………………….fino a 15.000
25%…………………………….da 15.000 a 28.000
35%…………………………….da 28.000 a 50.000
43%…………………………….oltre 50.000
Tabella 3 – Tabella delle aliquote Finanziaria 2022
CONFRONTO IMPOSTA LORDA ATTUALE IMPOSTA LORDA FINANZIARIA 2022 (IN €) | ||||||
IMPONIBILE | ALIQUOTA ATTUALE | IMPOSTA LORDA ALIQUOTA ATTUALE | ALIQUOTA FINANZIARIA 2022 | IMPOSTA LORDA FINANZIARIA 2022 | VANTAGGIO ANNUO | VANTAGGIO MENSILE |
5.000 | 23,00% | 1.150 | 23,00% | 1.150 | 0 | 0 |
10.000 | 23,00% | 2.300 | 23,00% | 2.300 | 0 | 0 |
12.000 | 23,00% | 2.760 | 23,00% | 2.760 | 0 | 0 |
15.000 | 23,00% | 3.450 | 23,00% | 3.450 | 0 | 0 |
17.500 | 23,57% | 4.125 | 23,29% | 4.075 | 50 | 4 |
20.000 | 24,00% | 4.800 | 23,50% | 4.700 | 100 | 8 |
25.000 | 24,60% | 6.150 | 23,80% | 5.950 | 200 | 17 |
28.000 | 24,86% | 6.960 | 23,93% | 6.700 | 260 | 22 |
30.000 | 25,73% | 7.720 | 24,67% | 7.400 | 320 | 27 |
35.000 | 27,49% | 9.620 | 26,14% | 9.150 | 470 | 39 |
40.000 | 28,80% | 11.520 | 27,25% | 10.900 | 620 | 52 |
45.000 | 29,82% | 13.420 | 28,11% | 12.650 | 770 | 64 |
50.000 | 30,64% | 15.320 | 28,80% | 14.400 | 920 | 77 |
55.000 | 31,31% | 17.220 | 30,09% | 16.550 | 670 | 56 |
60.000 | 32,12% | 19.270 | 31,17% | 18.700 | 570 | 48 |
65.000 | 32,80% | 21.320 | 32,08% | 20.850 | 470 | 39 |
70.000 | 33,39% | 23.370 | 32,86% | 23.000 | 370 | 31 |
75.000 | 33,89% | 25.420 | 33,53% | 25.150 | 270 | 23 |
80.000 | 34,46% | 27.570 | 34,13% | 27.300 | 270 | 23 |
85.000 | 34,96% | 29.720 | 34,65% | 29.450 | 270 | 23 |
90.000 | 35,41% | 31.870 | 35,11% | 31.600 | 270 | 23 |
95.000 | 35,81% | 34.020 | 35,53% | 33.750 | 270 | 23 |
100.000 | 36,17% | 36.170 | 35,90% | 35.900 | 270 | 23 |
110.000 | 36,79% | 40.470 | 36,55% | 40.200 | 270 | 23 |
150.000 | 38,45% | 57.670 | 38,27% | 57.400 | 270 | 23 |
175.000 | 39,10% | 68.420 | 38,94% | 68.150 | 270 | 23 |
200.000 | 39,59% | 79.170 | 39,45% | 78.900 | 270 | 23 |
250.000 | 40,27% | 100.670 | 40,16% | 100.400 | 270 | 23 |
300.000 | 40,72% | 122.170 | 40,63% | 121.900 | 270 | 23 |
350.000 | 41,05% | 143.670 | 40,97% | 143.400 | 270 | 23 |
500.000 | 41,63% | 208.170 | 41,58% | 207.900 | 270 | 23 |