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sabato 25 Ottobre 2025
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Semplificazioni, il Dl riscrive il calendario fiscale, più tempo per gli adempimenti

Più tempo per una serie di adempimenti fiscali. Il Decreto legge Semplificazioni varato dal Cdm il 15 giugno scorso riscrive il calendario fiscale spostando in avanti alcune scadenze e introducendo una serie di semplificazioni. In particolare i contribuenti avranno più tempo per le dichiarazioni Imu che slittano dal 30 giugno al 31 dicembre 2022, mentre per l’imposta di soggiorno la nuova scadenza è prevista per il 30 settembre 2022; stessa scadenza, a regime, viene fissata per trasmettere le Lipe. Il provvedimento interviene anche sulla determinazione dell’imponibile Irap, in riferimento alla deducibilità del costo del lavoro per dipendenti a tempo indeterminato, parziale o stagionale. Viene inoltre cancellato, con effetto dal periodo d’imposta 2022, il regime speciale per le società di comodo che prevedeva una maggiorazione Ires per le società in perdita strutturale. E’ stato poi previsto più tempo per l’invio all’Ue dell’autodichiarazione degli aiuti di Stato creando di fatto le condizioni per uno slittamento del termine previsto per i contribuenti ora fermo al 30 giugno. Il decreto contiene anche misure a sostegno della famiglia. Viene potenziato, a tal proposito, l’assegno unico per i nuclei con figli disabili e viene istituito un fondo da circa 60 mln di euro per iniziative di contrasto alla povertà educativa e per rilancio degli studi Stem nei centri estivi.

Semplificazioni. I principali interventi di semplificazione riguardano la dematerializzazione delle scelte di destinazione dell’8, del 5 e del 2 per mille all’atto della presentazione del modello 730; le procedure di modifica sia del domicilio fiscale che per l’erogazione dei rimborsi fiscali spettanti agli eredi; le agevolazioni per la redazione dei bilanci delle micro-imprese e per la gestione degli errori contabili; l’estensione al 2022 dei correttivi in materia di Indici Sintetici di Affidabilità fiscale; le modalità di deduzione dell’imponibile IRAP riguardo al personale dipendente; l’eliminazione dell’obbligo per Caf e professionisti di conservare i singoli documenti sulle spese sanitarie risultanti nel sistema tessera sanitaria; i modelli di dichiarazione Imu per gli enti non commerciali; la proroga automatica delle precedenti addizionali comunali Irpef con l’allineamento ai nuovi scaglioni previsti dalla riforma; le comunicazioni al Fisco sui trasferimenti di denaro tramite intermediari bancari e finanziari.

Aiuti di Stato. Tra le scadenze destinate a slittare c’è la dichiarazione degli aiuti di Stato utilizzati in questi ultimi anni per far fronte alla crisi pandemica e a quella economica strettamente connessa. Il decreto per ora si limita a spostare in avanti il termine di trasmissione a carico dell’amministrazione finanziaria al Registro nazionale aiuti (Rna): la deadline viene spostata dal 31 dicembre 2022 al 30 giugno 2023. Uno slittamento che crea le condizioni per spostare il termine dell’Autodichiarazione dei contribuenti attualmente ancora prevista per il 30 giugno. A fissare la nuova data sarà un provvedimento dell’agenzia delle Entrate che sarà emanato all’indomani della pubblicazione sulla «Gazzetta Ufficiale» del nuovo decreto Semplificazioni. Al momento tutto lascia intendere che il nuovo termine per l’invio della dichiarazione da parte di imprese e intermediari sarà fissato per il 31 ottobre.

Iva. Per gli elenchi riepilogativi delle operazioni intracomunitarie viene stabilito che, invece del termine attualmente fissato al giorno 25 del mese successivo al periodo di riferimento, l’invio telematico possa avvenire entro la fine del mese successivo al periodo di riferimento. Viene posticipata al 30 settembre la scadenza per la presentazione della comunicazione dei dati della liquidazione periodica IVA relativa al secondo trimestre dell’anno.

E-fatture. Per quanto attiene le fatture elettroniche emesse dal 1° gennaio 2023 viene innalzata da 250 a 5.000 euro la soglia di importo sotto cui è possibile effettuare il versamento dell’imposta di bollo entro il 30 settembre, ed entro il 30 novembre per il primo e secondo trimestre.

Imu. viene fissata al 31 dicembre 2022 la scadenza per la dichiarazione IMU attualmente prevista per il 30 giugno che viene presentata in presenza di variazioni nella proprietà. La proroga è legata anche al fatto che in materia è in arrivo un nuovo modello di dichiarazione semplificato.

Imposta soggiorno. Il termine per la dichiarazione dell’imposta di soggiorno è differito al 30 settembre dall’attuale 30 giugno.

Esterometro. I soggetti passivi trasmettono telematicamente all’Agenzia delle Entrate i dati relativi alle operazioni di cessione di beni e di prestazione di servizi effettuate e ricevute verso e da soggetti non stabiliti nel territorio dello Stato, salvo quelle per le quali è stata emessa una bolletta doganale, quelle per le quali siano state emesse o ricevute fatture elettroniche nonché quelle, di importo non superiore a 5.000 euro per ogni singola operazione, relative ad acquisti di beni e servizi non rilevanti territorialmente ai fini IVA.

Monitoraggio fiscale. Viene fissato a 5.000 euro il tetto, attualmente a 15.000 euro, sopra il quale sorge l’obbligo di segnalare al Fiscoi movimenti in denaro, anche virtuali, da e per l’estero per operazioni eseguite per conto o a favore di persone fisiche, enti non commerciali e di società semplici e associazioni equiparate. Intermediari bancari e finanziari dovranno trasmettere all’Agenzia delle Entrate i dati relativi alle operazioni, effettuate anche in valuta virtuale, di importo pari o superiore a alla nuova soglia.

730. Viene stabilito che per le precompilate che i contribuenti presenteranno attraverso un Caf o un professionista abilitato, dalla prossima primavera non sarà effettuato alcun controllo formale sui dati delle spese sanitarie che non risultano modificati rispetto alla dichiarazione precompilata messa on line dall’amministrazione finanziaria. In pratica il Caf o il professionista che acquisiscono dal contribuente i dati di dettaglio delle spese sanitarie trasmessi al Sistema TS ne verificheranno la corrispondenza con gli importi aggregati in base alle tipologie di spesa utilizzati per l’elaborazione della dichiarazione precompilata. In caso di difformità, l’Agenzia delle Entrate effettuerà il controllo formale relativamente ai documenti di spesa che non risultano trasmessi al Sistema tessera sanitaria. L’accettazione dei dati indicati dalle Entrate ne limita, dunque, il controllo formale.

Eredi. Viene previsto che i crediti relativi ai defunti e per i tributi di competenza dell’Agenzia delle Entrate saranno erogati salvo diversa comunicazione degli interessati, agli eredi. L’importo che sarà liquidato direttamente dall’Amministrazione finanziaria spetterà ovviamente nella misura corrispondente alla rispettiva quota ereditaria. La norma prevede anche che il chiamato all’eredità che non intende accettare il rimborso fiscale riversa l’importo erogato all’Agenzia delle Entrate.

Assegno figli disabili. Il decreto prevede, limitatamente agli assegni del 2022 e nel caso di nuclei con ISEE inferiore a 25.000 euro, un aumento di 120 euro al mese della compensazione transitoria per chi ha figli disabili. L’obiettivo della norma è quello di sanare le perdite finanziare che molte famiglie hanno subito per effetto della contemporanea cancellazione degli assegni al nucleo familiare (ANF) e delle detrazioni per familiari a carico. In entrambi i casi, infatti, gli ANF e gli sconti fiscali prevedevano importi generalmente più elevati per i giovani portatori di handicap.

Bonus 200 euro. Il decreto interviene sul bonus da 200 euro adottato per contrastare il caro vita prevedendo che i dipendenti della Pa non dovranno presentare la dichiarazione sostitutiva attestante i redditi complessivi sotto la soglia di 35.000 euro per vedersi assegnare in busta paga il bonus da 200 euro. L’individuazione dei dipendenti tenuti alla certificazione dei redditi complessivi avverrà con una comunicazione tra il Mef e l’Inps. 

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