A partire dal 15 aprile i contribuenti potranno consultare la dichiarazione online nel proprio cassetto fiscale. C’è tempo fino al 7 luglio per accettare, modificare o integrare il modello.
La precompilata riparte. E raddoppia. Chiusa lo scorso 7 marzo la finestra per l’invio delle certificazioni uniche- se ne contano 62 milioni- scatta l’operazione 730-bis, dopo il debutto dello scorso anno. E non solo: da quest’anno, infatti, l’Agenzia delle entrate sfrutterà la stessa base informativa- le CU trasmesse dai sostituti d’imposta, oltre all’Anagrafe tributaria- per predisporre sia le circa 20 milioni di dichiarazioni precompilate, che gli oltre 10 milioni di modelli Unico, anch’essi con buona parte dei dati già preinseriti. Da oggi tocca all’Agenzia predisporre i modelli: a partire dal 15 aprile infatti, per lavoratori e pensionati sarà possibile consultare la dichiarazione online, che a differenza dello scorso anno conterrà anche le spese funebri e scolastiche nonché le spese sanitarie sostenute nel 2015 e registrate attraverso il sistema “Tessera Sanitaria”. In alternativa è comunque possibile continuare a compilare manualmente il 730 ordinario.
I destinatari. La dichiarazione precompilata si rivolge essenzialmente alla platea di lavoratori dipendenti e pensionati. Tuttavia, la possibilità è estesa anche ai contribuenti che nel 2015 hanno percepito redditi di lavoro autonomo per prestazioni non abituali (per i quali non è richiesta la Partita Iva), redditi di capitale, dei terreni e dei fabbricati, oltre ad alcuni tipi di reddito assoggettabili a tassazione separata (ad es: legate a opere d’ingegno o brevetti etc.). Chi nel 2015 ha percepito redditi d’impresa (anche in forma di partecipazione), redditi da lavoro autonomo (per i quali è richiesta la Partita Iva), redditi derivanti da trust o plusvalenze da cessione di partecipazioni qualificate (o non qualificate in società residenti in paesi a fiscalità privilegiata), dovrà invece passare per il modello Unico.
Tempi e modalità. La formula non cambia. Si potrà visualizzare la dichiarazione online tramite l’area riservata del sito dell’Agenzia delle entrate( o il portale Inps), non prima di aver richiesto l’abilitazione al servizio Fisconline. Una volta muniti di pin e password si potrà verificare la correttezza dei dati, accettare tout court il 730, modificarlo o integrarlo. Oppure lasciare che a occuparsene sia il Caf o il commercialista, previa delega ad hoc. La finestra temporale per concludere le operazioni legate al 730 si chiuderà ufficialmente il prossimo 7 luglio.
Le novità. Se tempistiche e modalità sono rimaste sostanzialmente invariate rispetto a un anno fa, lo stesso non si può dire dei contenuti della precompilata 2016. Il modello rivisto e corretto, riconosce le detrazioni al 19% delle spese scolastiche (fino a 400 euro per alunno), universitarie e funebri (per importi non superiori a 1.550 euro), e le detrazioni prorogate di un anno: quelle al 50% legate a interventi di ristrutturazione, acquisto mobili ed elettrodomestici almeno di classe A+ di importo non superiore a 10mila euro; quelle al 65% per le spese di efficientamento energetico.













