1. Scrive il direttore de Il Foglio, Cerasa, che il Pnrr del governo Draghi è “un capolavoro neoliberista”. Bah, non so se è davvero così: bisognerà leggerlo, senza badare alle interpretazioni di quelli che fanno finta di aver vinto e di avere tutte le ragioni. E’ più probabile che dentro ci sia un po’ di tutto. Quanto al ruolo dello Stato, continuo a credere che la cartina di tornasole sarà la fine del caso Aspi: dopo la sentenza sul ponte Morandi, se gli azionisti non subiranno una penalizzazione sarà uno scandalo. 2. Dopo lo smielato racconto calcistico (è saltata la superlega), si scopre che il romantico siparietto dei tifosi che bloccano i cattivi rappresenta solo un pezzettino della realtà, che forse è dipesa anche (o forse di più ancora) dalle mosse dell’Abu Dhabi United Group degli Emirati Arabi Uniti, fondo che sta dietro il Manchester City, la squadra che si è sfilata per prima (leggere Daniele Raineri su Il Foglio). 3. Segnalo il titolo de Il Messaggero di oggi: “Festa ormai superata/ I ripetenti della Liberazione”. I commenti li lascio a voi. 4. L’autorità per la privacy, che non controlla quasi più nulla e non riesce a impedire che i grandi operatori usino tutti i dati dei clienti o che ciascuno di noi venga bombardato giorno e notte da gentili ragazzi che ti offrono per telefono fregature a ripetizione, dopo aver ostacolato per anni ogni possibile e vera lotta all’evasione fiscale, si è detta contraria al pass di vaccinazione. Comincio a chiedermi se non sia solo un ufficio complicazioni cose semplici, anche se conosco persone molto brave e per bene che ci lavorano.
Pnrr, super lega e 25 aprile, le analisi dei giornali
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