Dell’Ufficio valutazioni impatto (Uvi) del Senato
Esenzioni, detrazioni, crediti d’imposta, aliquote agevolate, sussidi favorevoli (o sfavorevoli) all’ambiente: in Italia le spese fiscali sono troppe? Da anni il Consiglio dell’Unione europea invita il nostro paese a ridurre in tempi brevi “l’uso e la generosità delle esenzioni e dei regimi preferenziali” alleggerendo l’incidenza delle tax expenditures sul nostro sistema tributario. Il programma nazionale di riforma, il PNR, ha già messo in agenda per il 2017-2018 una revisionedell’intero settore, e anche il DEF 2018 ha riconosciuto la necessità di ridurre le spese fiscali.
Malgrado gli impegni assunti, il riordino si preannuncia non agevole: il Rapporto annuale sulle spese fiscali, che dovrebbe fornire la base conoscitiva per gli interventi di razionalizzazione, nel 2017 ha censito 636 misure diverse, di cui 466 erariali e 170 relative a tributi locali. Un vero e proprio labirinto di agevolazioni, dall’impatto finanziario significativo – le minori entrate per lo Stato sono stimate in 75,2 miliardi di euro per il 2018 – ma su cui spesso mancano numeri certi e informazioni fondamentali.
Solo di 132 misure erariali (su 466) si conosce, per esempio, il numero dei beneficiari. E di queste agevolazioni, più della metà va in favore di un numero bassissimo di contribuenti: meno di 30 mila (a cui vanno peraltro gli sconti fiscali più elevati per valore medio pro capite). Tre, invece, sono le agevolazioni a favore di una platea che supera i 10 milioni.
Link utili
Focus spese fiscali settembre 2018
https://mail.google.com/mail/u/0/#inbox/FMfcgxvzKkmWzVQGcrRSfHfQTHsnGWhR?projector=1&messagePartId=0.1
Rapporto annuale 2017
https://mail.google.com/mail/u/0/#inbox/FMfcgxvzKkmWzVQGcrRSfHfQTHsnGWhR?projector=1&messagePartId=0.2