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giovedì 1 Maggio 2025
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Conti bancari: Dal 2010 al 2022 meno di 85mila controlli, scovata evasione per soli 7 miliardi

In 13 anni i controlli svolti dall’amministrazione finanziaria sui rapporti bancari dei contribuenti italiani sono stati 84.155 e hanno consentito di individuare appena 7,2 miliardi euro di tasse non pagate. Dal 2010 al 2022, in media, sono stati operati circa 6.500 controlli l’anno, ciascuno dei quali ha portato alla luce una maggiore imposta accertata per 86mila euro.

L’anno con il maggior numero di verifiche è il 2013 con 12.069 controlli effettuati, mentre il dato più basso (1.691) si riscontra nel 2021. L’anno con l’evasione maggiore scovata è il 2012, con 1 miliardo e 201 milioni. Il “bottino” più magro, 115 milioni” nel 2020 segnato dal Covid. Lo rileva un documento del Centro studi di Unimpresa, secondo il quale, considerando che il valore annuo complessivo dell’evasione fiscale si aggira attorno ai 100 miliardi di euro, le indagini bancarie fin qui effettuate hanno fatto emergere una quota di gettito nascosto di poco superiore all’1% del totale.

Secondo un report del Centro studi di Unimpresa, che ha elaborato dati dell’agenzia delle Entrate, dal 2010 al 2022, i controlli dell’amministrazione finanziaria su conti correnti bancari dei contribuenti italiani sono stati complessivamente 84.155 e hanno consentito di accertare maggiore imposta per 7 miliardi e 245 milioni. In media, sono circa 6.500 controlli l’anno, ciascuno per un accertato di 86mila euro.

Ecco la cronistoria anno per anno. Nel 2010, i controlli sui rapporti bancari sono stati 9.371 e hanno fatto emergere 866 milioni di evasione (92mila euro in media per ciascuna verifica); nel 2011, le verifiche sono state 10.869 e hanno portato alla luce 1 miliardo e 129 milioni (104mila euro in media). Nel 2012, si sono registrati 11.872 accertamenti grazie ai quali è emerso gettito per 1 miliardo e 201 milioni (101mila euro in media). Il 2013 è l’anno record, 12.069 controlli fiscali in banca che hanno portato alla luce 1 miliardo e 134 milioni di imposta non denunciate regolarmente (94mila euro in media). Nel 2014 le verifiche calano a quota 11.460 con un accertato di 1 miliardo e 78 milioni (94mila euro in media).

Negli anni successivi i numeri sono nettamente calati: nel 2015 le verifiche del Fisco si sono dimezzate, fermandosi a 5.425, con un’evasione accertata pari a 409 milioni di euro (75mila euro in media). Nel 2016, un ulteriore dimezzamento a quota 2.773, con il denaro sottratto al fisco pari a 178 milioni (64mila euro in media). Nel 2017 le verifiche si sono fermate a 2.393 e il totale del gettito nascosto rilevato a 213 milioni (89mila euro in media). Nel 2018, le verifiche risalgono lievemente a quota 4.539 e portano l’accertato a 239 milioni (53mila euro pro-capite valore più basso nella serie storica). Nel 2019, il controlli tornano a aumentare a quota 6.337 facendo emergere tasse evase per 355 milioni (56mila euro in media). 

Con il Covid si è registrata una “svolta” negativa: nel 2020, i controlli sui conti correnti bancari sono ulteriormente calati a 1.712 e hanno portato a galla evasione per soli 115 milioni (il dato più basso) pari a una media di 67mila euro. Nel 2021, i controlli hanno raggiunto la soglia minima: 1.691 verifiche e 119 milioni accertati (70mila euro in media). Nel 2022, si registra un leggero aumento: 3.643 controlli e 209 milioni accertati (57mila euro).

Rispetto al totale dell’evasione fiscale, stimata a circa 100 miliardi di euro l’anno, osserva Unimpresa, l’esiguità dei controlli sui conti correnti bancari ha consentito di individuare una percentuale di imposte non denunciate molto contenuta: si va leggermente sopra l’1%, con una media annua pari a circa lo 0,6%. 

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