Convenzione Mef-Entrate: Dalla lotta all’evasione 15 miliardi nel prossimo triennio

Dalla lotta all’evasione il Mef si aspetta 15 miliardi nel prossimo triennio, attraverso versamenti diretti e riscossione a mezzo ruolo. Nella nuova convenzione con l’Agenzia delle Entrate il ministero ha fissato un obiettivo superiore ai risultati dello scorso anno. Nel documento si sottolinea inoltre la necessità di una “promozione della compliance”, che deve prima facilitare l’adempimento e poi controllare e reprimere. Per il segretario del Salfi, Sebastiano Callipo, alle Entrate occorre una maggiore autonomia gestionale, finanziaria e regolamentare per centrare gli obiettivi, come richiamato dall’Fmi e dall’Ocse: “Il cambiamento va fatto con i contribuenti ma anche con gli stessi dipendenti del Fisco, nei cui confronti occorre raggiungere un nuovo e rinnovato consenso sociale”. La vera scommessa, dunque, scrive il Sole 24 ore “è quella di dare l’obiettivo aumentando la compliance e riducendo i controlli soltanto su chi proprio non vuole “collaborare” con l’amministrazione. In questo senso saranno utilizzati specifici sistemi di analisi e valutazioni del rischio di evasione o elusione, diversificate sulla natura base dei contribuenti”. La spinta dovrà arrivare dalle comunicazioni “preventive”: saranno 400mila quelle inviate nel 2016. Da queste dovranno arrivare almeno 250 milioni di euro, frutto dei versamenti spontanei dei contribuenti. Dall’adeguamento spontaneo agli studi di settore dovranno arrivare 2,1 miliardi di euro. Mentre i controlli elettronici, sia formali che automatizzati saranno 700mila l’anno. Il costo dell’agenzia sul gettito incassato non dovrà superare lo 0,9 per cento. Infine, la dichiarazione precompilata. Anche nel 2016 ci saranno 10 milioni di contribuenti che potranno ricevere Unico Persone fisiche direttamente dall’Agenzia. E’ invece al 70% la percentuale fissata per i 730 precompilati trasmessi direttamente dal contribuente o tramite intermediario rispetto al totale dei modelli inviati.