Via XX Settembre ha pubblicato il report sulle entrate relative al periodo gennaio-febbraio 2016: 3,5 miliardi da giochi e tabacco, bene l’Iva. E l’Ires vola.
Fonte: Mef, Bollettino delle entrate tributarie del periodo gennaio-febbraio 2016
Imposte dirette. A contribuire maggiormente in termini assoluti sono le imposte dirette. In particolare il gettito Irpef che da solo vale 34,4 miliardi (+1,7 mld rispetto allo stesso periodo 2015, pari a +5,2%), frutto delle ritenute sui redditi da lavoro dipendente, del settore privato (16,6 miliardi, +8,5%) e di quello pubblico (14,8, pari a +1%), oltre che delle ritenute sui redditi degli autonomi (2,1 mld, +0,7%) e dei versamenti in autoliquidazione (396 milioni di euro, +26,5%). Da segnalare l’andamento del gettito Ires, che fa registrare un +46,3% rispetto al primo bimestre 2015 toccando quota 531 milioni di euro. Male le imposte sostitutive, soprattutto quella sui redditi da capitale e plusvalenze (631 milioni, -51,8%), e sugli attivi dei fondi pensione (674 milioni, -38,7%).
Composizione Entrate tributarie totali, Fonte: Mef
Imposte indirette. Oltre all’Ires, anche l’andamento delle indirette conferma la fase congiunturale moderatamente positiva. Le entrate Iva nel bimestre si attestano a 13,5 miliardi (+1,6 mld, +14%): di questi 11,7 miliardi (+18%) derivano dagli scambi interni e quasi 1,4 dallo split payment; 1,8 (-6,9%) dall’Iva sulle importazioni. Sul fronte delle altre indirette, il passo in avanti registrato dall’imposta di registro (768 milioni, +11%) è controbilanciato dall’andamento dell’imposta di bollo (700 milioni, -13%), mentre restano sostanzialmente stabili le imposte ipotecarie (+3,2%) e i diritti catastali (+3,2%). In flessione le tasse automobilistiche (-57 milioni, -33,9%).
Accise, giochi e tabacchi. Anche le accise mostrano un andamento stabile: quella sui prodotti energetici si attesta attorno ai 3 miliardi (+0,2%), quella sull’energia elettrica e sul gas naturale sono in lieve calo rispettivamente del 3,3% e del 6%. Nei primi due mesi dell’anno, lo stato incassa poco più di 2 miliardi (+7,6%) dai giochi e 1,5 miliardi dal tabacco.