La moglie, i figli e un nipote coinvolti insieme all’ex gran maestro della P2. Sequestrata la celebre villa Wanda ad Arezzo.
A villa Wanda, fra le colline di Arezzo, furono trovati gli elenchi della P2, la loggia massonica più segreta d’Italia, insieme a 160 chili d’oro in lingotti. Era il 1998. E quindici anni dopo quella villa, dove l’ex venerabile Licio Gelli vive ancora, finisce nel mirino del fisco. Gelli è indagato dalla procura di Arezzo per reati fiscali e tasse non pagate per 17 milioni di euro. E con lui la moglie Gabriella Vasile, i tre figli Maurizio, Maria Rosa e Raffaello, e un nipote, Alessandro Marsilli. L’indagine ha consentito di scoprire un sistema di frode architettato dalla famiglia per non pagare le imposte dovute allo Stato ed evitare che Equitalia potesse pignorare l’edificio, villa Wanda, tentando di venderlo fittiziamente ad una società terza. Il reato è quello previsto dall’articolo 11 del decreto 74/2000, sottrazione fraudolenta al pagamento di imposte. Nell’ambito dell’inchiesta è stato disposto quindi il sequestro preventivo della villa che si trova sulla collina di Santa Maria delle Grazie, ed è composta da due fabbricati, per un totale di 32,5 vani, con annessi piscina e locale serra, e da terreni agricoli per una superficie complessiva di 11.150 metri quadrati.
La vicenda risale al 1998, quando l’Agenzia delle Entrate aretina è entrata in possesso di un testamento olografo di Licio Gelli, trovato dalle Autorità di Polizia Giudiziaria francesi, dal quale emergevano sue significative disponibilità patrimoniali all’estero, e di una consistente documentazione comprovante il sostenimento di spese a favore dei tre figli, Raffaello, Maria Rosa e Maurizio, per rilevantissimi importi, ben superiori ai redditi dichiarati. Da qui derivano contestazioni di omessi pagamenti di imposte sui redditi e di registro, che, dopo i ricorsi vinti dall’Amministrazione Finanziaria davanti alle Commissioni Tributarie, sono stati quantificati in cartelle esattoriali nei confronti di Licio Gelli per 8,8 milioni di euro, del figlio Maurizio per 7,2 milioni, della figlia Maria Rosa per 1,1 milioni e del primogenito Raffaello per 500 mila euro.
