La direttrice delle Entrate fa il punto sulla fatturazione elettronica: “serviranno 2-3 anni, a luglio parte la fase sperimentale”. E ringrazia il Colle: “da Mattarella messaggio straordinario sull’evasione fiscale”.
“Il 730 precompilato? È in ampio sviluppo, in questo momento è nella fase clou. Ci sono dei ritardi, ma ci saranno le spese mediche e quindi tutto il sistema Tessera Sanitaria. Il problema sono le farmacie”. Così la numero uno dell’Agenzia delle entrate, Rossella Orlandi, intervenuta in audizione presso la commissione di vigilanza sull’anagrafe tributaria. “Nonostante una legge, i provvedimenti pubblicati mesi prima e tavoli tecnici partiti a novembre 2014, alcune associazioni hanno equivocato sul termine e non hanno conservato buona parte degli scontrini”, ha spiegato la Orlandi. “C’è una difficoltà oggettiva per quest’anno, che riguarda tutta la categoria- ha proseguito – perché questi scontrini non sono recuperabili, sono stati cancellati”. È probabile quindi che nella dichiarazione telematica non saranno presenti le spese farmaceutiche, che dovranno essere inserite direttamente dai contribuenti.
Medici, possibile mini-proroga. Il capo delle entrate non esclude un mini-rinvio per i medici, in ritardo con la trasmissione dei dati sulle spese sanitarie rispetto alla scadenza del 31 gennaio. “Stiamo cercando di capire se è possibile dare a tutti al massimo due-tre giorni di proroga” e non dieci giorni come richiesto, perché altrimenti “si rischia di ritardare l’erogazione dei rimborsi a 20milioni di italiani”. Colpa di una tabella di marcia che, da qui al 15 aprile, non conoscerà soste: “il Garante della Privacy ha dato un mese di tempo per l’opposizione (la possibilità di inibire l’acquisizione dei dati sensibili da parte dell’amministrazione, ndr) da parte dei contribuenti, quindi prima di marzo non sarà possibile trattare dati: ritardare troppo significa mettere in crisi Sogei”. L’altro tema caldo è quello delle sanzioni, che in questo primo anno di sperimentazione non sono applicabili ai medici in caso di “lieve ritardo”. Nozione fumosa sulla quale, precisa la Orlandi, “se necessario faremo un chiarimento”. “Essendo il primo anno di applicazione- ha sottolineato- in caso di lieve ritardo non ha senso applicare le sanzioni, ma certo non posso dire ‘se non le trasmetti non fa niente’“.
“Su evasione sforzo immane”. “Ho trovato straordinario che il presidente della Repubblica abbia posto il tema dell’evasione fiscale, perché di solito non si fa ed è un tema ambiguo che va in diretto contrasto con i principi costituzionali” ha detto Orlandi, che poi ha raccontato di aver “scritto al capo di Stato per ringraziarlo e assicurare la presenza degli uomini e le donne dell’Agenzia”. Sul tema la direttrice ha tenuto a ricordare come le “cifre monstre” recuperate con la lotta all’evasione siano il frutto dello “sforzo immane” dell’amministrazione. “Nessun paese è senza evasione, ma nel nostro paese è a un livello più alto. Questo obbliga l’agenzia a fare un lavoro doppio: contrastare l’evasione pregressa e contemporaneamente- spiega- lavorare sul presente. Ciò significa operare sulle banche dati in tempo reale, ma non è semplice”.
Fatturazione, a luglio primo step. Uno dei rimedi più efficaci per contrastare l’evasione è la fatturazione elettronica. Ma gli scogli da superare non sono pochi: “ci vorranno 2-3 anni, stiamo già lavorando sui decreti attuativi e i provvedimenti, da luglio partirà la fase sperimentale” ha anticipato la direttrice dell’Agenzia delle entrate, aggiungendo che in ogni caso “l’Europa dal 2018 ci obbligherà a usarla”. Il sistema, ha poi precisato Orlandi, è potenzialmente vantaggioso per tutti: “Il dato pulito e immediato faciliterebbe l’attività di prevenzione e la compliance, e dall’altro lato consentirebbe alle imprese di risparmiare su adempimenti e costi di conservazione dei documenti”, anche se va superata “la resistenza culturale dovuta alla non conoscenza di questi strumenti” attraverso “l’incentivazione e la sopportazione dei costi per i soggetti più piccoli”. Per questo, ha concluso la Orlandi, “il costo per le microimprese sarà a completo carico dello stato e stiamo già individuando i soggetti che ne potranno beneficiare”.