Governo punta a riordino selettivo, ma in caso di fallimento scatta riduzione lineare di 1 punto nel 2013 e 2 punti dal 2014.
Di Lelio Violetti
Le agevolazioni Irpef che i contribuenti possono portare in detrazione dall’imposta nella misura del 19% della spesa sostenuta tornano nel mirino del governo. La legge di stabilità prevede che dalla loro razionalizzazione dovranno arrivare maggiori entrate pari a 488,4 milioni di euro per l’anno 2014, 772,8 milioni di euro per l’anno 2015 e a 564,7 milioni di euro a decorrere dall’anno 2016. L’agevolazione interessa circa la metà dei contribuenti, circa 19,5 milioni, per un ammontare portato in detrazione di 5,5 miliardi, pari a circa 300 euro pro capite con punte di 700 euro per i redditi più alti. Quelle più significative in termini d’impatto sui contribuenti e d’importo medio sono le ‘Spese mediche’ e ‘Gli interessi passivi per mutui ipotecari per l’acquisto dell’abitazione principale’. Si punta a un riordino mirato, eliminando alcune voci e lasciando intatte altre. Ma siccome ciò che più interessa è far quadrare i conti, l’esecutivo consapevole delle difficoltà di un intervento mirato che inevitabilmente scontenterebbe le categorie toccate, ha già predisposto una clausola di salvaguardia pronta a scattare in caso di fallimento del riordino. Si applicherà in tal caso un taglio lineare riducendo l’agevolazione al 18% per l’anno d’imposta 2013 e al 17% per l’anno d’imposta 2014. Un modo certamente efficace per fare cassa, ma che sarebbe l’ennesima dimostrazione dell’incapacità della politica di fare scelte. (Link al documento completo)
Il sistema di detrazioni e deduzioni Irpef attualmente in vigore copre in modo ampio e differenziato tutti i settori in cui è possibile introdurre “regimi di favore fiscale”: la famiglia; i contributi previdenziali e assistenziali; il lavoro; il settore dell’edilizia; l’abitazione principale; le donazioni e le erogazioni liberali; l’istruzione e la salute. Nel tempo è stato creato un sistema composito che non sempre risponde a logiche comprensibili. Alcune agevolazioni sono state introdotte più per rispondere a sollecitazioni di categorie che ad una logica economica o sociale. Risultano significativamente estese le tipologie di donazioni ed erogazioni liberali che godono di agevolazione. Sono numerose ed articolate quelle destinate all’edilizia, all’abitazione principale, all’istruzione e alla salute. Singolare, infine, l’agevolazione concessa per due tipologie di spesa (funebri e veterinarie), che non ha alcun riscontro a livello internazionale.
Conseguentemente il nostro sistema di deduzioni/detrazioni privilegia l’intervento diffuso con una miriade di misure di dettaglio che vanno a coprire numerosi aspetti del settore agevolato. Manca quindi una regia che indirizzi e selezioni l’intervento, concentrando le risorse disponibili su quei settori che si vuole agevolare per sostenere lo stato sociale o lo sviluppo economico. In assenza di linee guida e precisi obiettivi da raggiungere il nostro sistema risulta poco organico, e probabilmente scarsamente incisivo; la filosofia di fondo sembra quella di dare un pochino a tutti per non scontentare nessuno. Perciò appare positivo il tentativo, seppur parziale e circoscritto solo alle detrazioni al 19%, di avviare un riordino mirato ad un uso più corretto ed equo della leva fiscale. Suscita, invece, perplessità la norma di salvaguardia, che in caso di fallimento del riordino propone il solito taglio lineare che colpisce tutti e nessuno; mantenendo in piedi tutta l’impalcatura senza procedere nei fatti alla necessaria razionalizzazione.
Nella tabella che segue riportiamo l’ammontare delle detrazioni al 19% per classi di reddito, ammontare complessivo e importi procapite.
CLASSI DI REDDITO COMPLESSIVOIN EURO |
TOTALE DETRAZIONI AL 19% |
|||||
Frequenza |
Ammontare interessato (in migliaia di €) |
Ammontare detraibile al 19% |
Ammontare pro-capite (in €) |
Imposta detraibile pro- capite (in €) |
% Richiedenti |
|
Fino a 10.000 |
2.105.932 |
1.988.788 |
377.869.720 |
944 |
179 |
15,45% |
da 10.000 a 15.000 |
2.639.680 |
2.839.042 |
539.417.980 |
1.076 |
204 |
43,18% |
da 15.000 a 20.000 |
3.512.831 |
4.423.453 |
840.456.070 |
1.259 |
239 |
53,69% |
da 20.000 a 35.000 |
7.576.019 |
11.846.410 |
2.250.817.900 |
1.564 |
297 |
70,66% |
da 35.000 a 50.000 |
1.891.903 |
3.568.680 |
678.049.200 |
1.886 |
358 |
81,60% |
da 50.000 a 70.000 |
826.011 |
1.797.520 |
341.528.800 |
2.176 |
413 |
83,73% |
da 70.000 a 100.000 |
489.158 |
1.210.147 |
229.927.930 |
2.474 |
470 |
84,73% |
da 100.000 a 200.000 |
298.691 |
882.814 |
167.734.660 |
2.956 |
562 |
85,61% |
oltre 200.000 |
67.629 |
269.563 |
51.216.970 |
3.986 |
757 |
85,47% |
TOTA LE |
19.407.854 |
28.826.417 |
5.477.019.230 |
1.485 |
282 |
46,97% |