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lunedì 21 Luglio 2025
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Protesta nei supermercati di 12 città per chiedere un taglio dell’Iva finanziato da tassazione su extraprofitti

Un boicottaggio dei consumi per chiedere il taglio dell’Iva sui beni essenziali finanziato con un prelievo sugli extraprofitti dei colossi dell’agroalimentare, dell’energia fossile e della produzione di armi.

“Pane, pasta, olio, riso non possono essere un lusso, il governo aveva promesso di tagliare l’Iva: ora vogliamo che lo faccia davvero”: con questo slogan i ragazzi di Ultima generazione, noti per le loro clamorose proteste in difesa dell’ambiente, hanno  fatto irruzione contemporaneamente nei supermercati di 12 città italiane con azioni nonviolente. 
Chi ha bloccato la routine frenetica delle spese occupando le casse, chi ha invitato a gran voce i clienti ad aderire, chi ha semplicemente tappezzato gli scaffali con adesivi della nuova campagna “Tagliamo l’Iva”. 

Migliaia le adesioni arrivate finora per aderire al boicottaggio degli acquisti preannunciato per questo ottobre.

In un’Italia dove il potere d’acquisto nel carrello della spesa è crollato del 30% e dove l’aumento dei prezzi accresce artificiosamente il prelievo fiscale sul costo dei beni di consumo lasciato a briglia sciolta, Ultima Generazione chiede l’azzeramento dell’Iva su pane, pasta, olio e altri beni essenziali, oggi tassati tra il 4% e il 10%. Il movimento propone di finanziare il taglio dell’Iva tassando gli extraprofitti delle grandi aziende che più hanno contribuito alla crisi climatica e sociale: dalla Gdo all’industria fossile, passando per i giganti dell’agrobusiness e i colossi militari.

Molte azioni e in nuove forme per aggirare i divieti del Ddl Sicurezza, spiegano gli organizzatori “per denunciare la condizione precarietà e frustrazione cui ci sta obbligando un’inflazione che non è una fatalità: è prodotta dalla negligenza di chi ci governa, di chi non vuole porre alcun freno alla speculazione dei colossi della grande distribuzione”.
“I supermercati sembrano neutri – si legge in un comunicato – ma dietro gli scaffali si nasconde una realtà fatta di prezzi alle stelle e potere d’acquisto in caduta, sfruttamento di persone e ambiente, speculazione sulle spalle di produttori e consumatori”

“Un’azione collettiva, nonviolenta, determinata. Da oggi fino ad ottobre, faremo ciò che è in nostro potere per riprenderci dignità e giustizia: un boicottaggio per chiedere il taglio dell’Iva sui beni essenziali”.

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