“Gli scandali non sono finiti qui”. Intervistato dal Sole 24 Ore, Hervé Falciani lancia l’allarme. L’ex funzionario della Hsbc che tra il 2006 e il 2008 si era impossessato di dati su migliaia di conti segreti finendo per collaborare con le autorità fiscali francesi. Secondo l’informatico italo-francese, nei prossimi mesi verranno fornite le prove di altre maxi-evasioni grazie ai “lanciatori d’allarme”, una piattaforma che consente ai testimoni di denunciare situazioni illegali. Per fare emergere ulteriori dati, avverte Falciani, ci sarà bisogno di una sponda da parte dell’esecutivo elevetico, l’unica autorità in grado di far collaborare la Hsbc. Per quanto riguarda il caso italiano, secondo il collaboratore di giustizia, il vero problema è nelle regole complesse che rendono impossibile il contrasto all’evasione, costringendo i magistrati ad archiviare le inchieste. Di Angelo Mincuzzi, da Il Sole 24 Ore.
Lo scandalo Swissleaks tiene banco. Soprattutto in Italia, che alla luce dei dati è al quinto posto per numero di clienti coinvolti nella vicenda (7.499) e settimo per stock di ricchezza depositato nei forzieri elvetici (6,6 miliardi). Tra i nomi inseriti nel dossier, star del motociclismo, piloti di Formula Uno e artisti internazionali. Ad oggi, secondo la Guardia di Finanza, attraverso 3.276 interventi ispettivi sono stati scoperti redditi non dichiarati per circa 741 milioni di euro. Di Francesco Spini, da La Stampa.













