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mercoledì 18 Giugno 2025
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Stabilità, la manovra va in aula: dalle esenzioni Imu-Tasi agli affitti, le novità

Canone Rai, money transfer, bonus mobili e le misure sugli affitti: dopo gli ultimi ritocchi in commissione bilancio, atteso ora l’ok del Senato prima del passaggio alla Camera.

Estesa l’esenzione Imu e Tasi a separati, divorziati e forze armate, confermato il tetto a mille euro per i money transfer, la soluzione ponte per i funzionari retrocessi delle agenzie fiscali e la sanatoria light per le società di comodo. Stretta su affitti in nero e sconti per i contratti di locazione a canone concordato. Sono alcune delle modifiche, approvate ieri in Commissione bilancio del Senato, alla legge di stabilità che oggi approda in Aula. Un passaggio, quello a Palazzo Madama, che si annuncia piuttosto breve: qualora ci fossero frizioni, il governo inserirebbe la manovra in un maxiemendamento sul quale porre la fiducia. Il tutto per chiudere la pratica al Senato già entro sabato e trasmettere il documento alla Camera. 

Esenzione Imu e Tasi. Rispetto al testo confezionato da Palazzo Chigi a metà ottobre, la novità più importante è l’estensione dell’esenzione di Imu e Tasi. Da un lato a separati e divorziati, che quindi non dovranno più pagare le imposte immobiliari sulla casa assegnata all’ex. Dall’altro a poliziotti e vigili del fuoco con un unico immobile, a patto chr non sia concesso in locazione. L’esenzione è estesa anche ai proprietari che danno l’immobile in comodato gratuito a figli o genitori.

Misure sugli affitti in nero. A promuoverla è un emendamento a firma Franco Mirabelli (Pd) approvato in Commissione che prevede, pena nullità, l’obbligo di registrare i contratti di affitto entro 30 giorni. La nullità, che scatterebbe anche nel caso in cui il canone fosse superiore a quello registrato, consente agli affittuari di chiedere la restituzione delle somme pagate in più entro sei mesi dalla riconsegna dell’alloggio. La misura è già stata messa in discussione dalle associazioni. In particolare dall’Unione inquilini, che la bolla come “inutile” perché riferita ai soli contratti scritti e registrati, “quando è notorio che chi affitta in nero fa contratti verbali”.

Affitti e bonus mobili. Salta l’aliquota ridotta al 4 per mille per gli affitti a canone concordato. La misura, secondo i tecnici del Senato, sarebbe stata troppo onerosa. Ecco allora uno sconto del 25% sull’Imu per i proprietari che danno in affitto casa a canone concordato. L’altra novità riguarda l’imposta di registro, abbassata al 2% per i proprietari che cedono la prima casa entro un anno dall’acquisto di un secondo immobile. Confermata l’estensione alle giovani coppie del “bonus mobili”, che con le nuove modifiche raddoppia: la soglia massima per le spese sostenute (e su cui applicare la detrazione del 50%) passa infatti da 8mila a 16mila euro.

Money transfer. Resta a mille euro il tetto al contante per i money transfer. Non cambia, almeno in questa fase, il nuovo tetto al contante che resta a 3mila euro.

Esenzione canone Rai. Con l’extra-gettito atteso del canone si estende la platea degli interessati: largo anche a over 75 fino a 8mila euro di reddito (anziché fino a 6.500 euro). Confusione, però, sulle modalità di pagamento. L’emendamento approvato introduce 10 rate mensili, ma essendo la bolletta elettrica bimestrale si attende una correzione con il passaggio alla camera.

Ridotti i tagli ai Caf. Su Caf e patronati la sforbiciata ci sarà, ma più soft: per i primi i tagli passano da 100 a 40 milioni nel 2016, fino a 30 nel 2017 e nel 2018; per i secondi da 48 a 28 milioni.

Altre misure. Niente da fare per la riduzione Iva sul pellet dal 22 al 10 per cento. Semaforo verde, invece, per una serie di interventi di spesa: dai 25 milioni destinati alle scuole paritarie ai 4,9 per gli italiani all’estero, fino ai 9 milioni stanziati per le cure termali. Ok anche all’assunzione di 145 ricercatori e al rifinanziamento con 20 milioni del voucher per le baby-sitter. Come previsto, trova conferma la sanatoria light che consente di sciogliere le società di comodo pagando un’imposta sostitutiva dell’8%. Così come la soluzione ponte che permette ai funzionari retrocessi delle agenzie fiscali di continuare a svolgere le mansioni di terza fascia con il corrispondente trattamento economico.

Rischio debito. E proprio nelle ore in cui il testo sbarca in aula a Palazzo Madama, da Bruxelles arriva la strigliata per via del debito pubblico. Nel documento inviato a Palazzo Chigi, la Commissione europea fa sapere che per il 2015 l’aggiustamento non sarà conforme al parametro di riferimento per la riduzione del debito nel 2016; il ché espone l’Italia al rischio di una procedura per debito eccessivo. E non è l’unico grattacapo. Nella relazione, infatti, si fa riferimento anche a un ritardo nell’attuazione di alcune norme della delega fiscale, tra cui la revisione del catasto e delle tax expediture. 

Novità nel 730 del 2016. Intanto il direttore dell’Agenzia delle entrate, in audizione presso la commissione per l’anagrafe tributaria, ha annunciato novità importanti che riguarderanno la dichiarazione precompilata per il prossimo anno. All’interno della quale confluiranno per la prima volta le spese per le università dei figli, spese funebri, contributi alla previdenza complementare e la prima rata della detrazione sulle ristrutturazioni edilizie.  

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