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giovedì 26 Giugno 2025
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Ubs report 2025: la crescita della ricchezza accelera e si concentra sempre più, in Italia il 5% possiede metà della ricchezza nazionale

In un anno segnato da dinamiche economiche mutevoli, il panorama della ricchezza mondiale ha continuato a evolversi. L’edizione 2025 dell’Ubs Global Wealth Report rivela non solo un aumento del 4,6% della ricchezza globale, ma offre anche approfondimenti più dettagliati su chi detiene tale ricchezza e su come stia aumentando. Dall’ascesa degli Emilli (acronimo di Everyday Millionaires) alle prospettive di ricchezza generazionale negli Stati Uniti, i risultati emersi quest’anno.

In Italia nel 2024 la ricchezza media per adulto è aumentata del 3,81 al netto dell’inflazione ma secondo il rapporto Ubs il 5% degli italiani possiede metà della ricchezza nazionale e cresce solo il patrimonio di chi è già ricco. I milionari sono 1,3 milioni. Quasi due terzi della ricchezza miliardaria in Italia è stata trasmessa attraverso le eredità.

L’analisi di quest’anno ha coinvolto 56 mercati che, secondo le stime, dovrebbero rappresentare oltre il 92% della ricchezza mondiale.

Nel 2024 la ricchezza globale è cresciuta del 4,6%, dopo un incremento del 4,2% nel 2023, proseguendo così un trend al rialzo costante. Tuttavia, la velocità di crescita non è stata uniforme, concentrandosi soprattutto sul Nord America, con le Americhe che hanno rappresentato complessivamente la maggior parte dell’aumento, con oltre l’11%. Dollaro stabile e mercati finanziari solidi hanno contribuito in modo determinante a questa crescita. Asia-Pacifico (Apac) ed Europa, Medio Oriente e Africa (Emea) sono rimaste indietro, con tassi di crescita inferiori rispettivamente al 3% e allo 0,5%.

Dall’ascesa degli Emilli alle prospettive di ricchezza generazionale negli Stati Uniti, i risultati emersi quest’anno mettono in luce la natura sfaccettata e dinamica della creazione di ricchezza nel mondo di oggi.

Nel 2024, gli adulti del Nord America hanno registrato i livelli medi di ricchezza più elevati (593.347 dollari), seguiti da quelli dell’Oceania (496.696 dollari) e dell’Europa occidentale (287.688 dollari). Tuttavia, in termini reali e misurata in dollari, oltre la metà dei 56 mercati analizzati non solo non ha partecipato alla crescita globale dello scorso anno, ma ha registrato un calo della ricchezza media pro capite. Ciononostante, la Svizzera ha continuato a guidare la classifica della ricchezza media pro capite a livello di singolo mercato, seguita da Stati Uniti (USA), dalla Ras di Hong Kong e dal Lussemburgo. Danimarca, Corea del Sud, Svezia, Irlanda, Polonia e Croazia hanno registrato i maggiori aumenti della ricchezza media, tutti con tassi di crescita a doppia cifra (misurati in valuta locale).

Il numero di milionari in dollari è aumentato dell’1,2% nel 2024, con un incremento di oltre 684mila persone rispetto all’anno precedente. Gli Stati Uniti hanno registrato oltre 379.000 nuovi milionari in più, ovvero più di 1.000 al giorno. Stati Uniti, Cina e Francia sono i Paesi con il maggior numero di milionari con patrimonio espresso in dollari, con gli Stati Uniti che rappresentano quasi il 40% del totale mondiale.

 Negli ultimi 25 anni si è assistito ad una crescita marcata e costante della ricchezza a livello globale, sia complessivamente che nelle principali regioni. La ricchezza totale è cresciuta a un tasso di annuale composto del 3,4% dal 2000. In questo decennio, la fascia di ricchezza inferiore ai 10mila dollari ha cessato di essere la più popolata del campione, superata dalla fascia successiva compresa tra i 10mila e i 100mila dollari.

Per i prossimi cinque anni, le proiezioni del report indicano una crescita continua della ricchezza media pro capite. Questa espansione sarà trainata da Stati Uniti, Cina, America Latina e Oceania. Media l’ascesa degli Emilli con asset investibili per un valore compreso tra 1 e 5 milioni di dollari. Il loro numero è più che quadruplicato dal 2000, raggiungendo circa 52 milioni a livello globale alla fine dello scorso anno. Questo gruppo oggi detiene una ricchezza complessiva di circa 107mila miliardi di dollari, avvicinandosi ai 119mila miliardi detenuti da individui con un patrimonio superiore a 5 milioni di dollari.

La crescita di questo segmento è stata trainata in larga parte dall’aumento dei prezzi immobiliari e dagli effetti valutari. Nonostante le differenze regionali, il trend al rialzo di lungo termine degli Everyday millionaire è evidente in tutto il mondo.

Il Global Wealth Report evidenzia anche le differenze nella distribuzione della ricchezza tra le generazioni negli Stati Uniti. I millennials (nati dopo il 1981) detengono la quota più elevata del patrimonio in beni durevoli e immobili, e investono in misura maggiore in imprese private.

I Baby boomer (nati tra il 1946 e il 1964) presentano un patrimonio netto di oltre 83mila miliardi di dollari, superando di gran lunga la Gen X (nata tra il 1965 e il 1980), la Silent Generation (prima del 1945) e i Millennial.

A livello globale, anche la distribuzione della ricchezza varia: nel campione preso in esame dal report, gli Stati Uniti si distinguono per l’elevata quota di investimenti finanziari, l’Australia per quelli immobiliari e Singapore per quelli assicurativi e pensionistici. Nei prossimi 20-25 anni, si prevede un trasferimento di ricchezza superiore agli 83mila miliardi di dollari, di cui 9mila miliardi verranno trasferiti “trasversalmente” tra coniugi, mentre 74mila miliardi passeranno alle generazioni successive.

I Paesi con i maggiori volumi attesi di trasferimenti di ricchezza sono Stati Uniti (oltre 29mila miliardi), Brasile (quasi 9mila miliardi) e Cina (oltre 5mila miliardi).

“In un’epoca caratterizzata da rapidi cambiamenti economici, crescente volatilità e sviluppi di mercato senza precedenti, comprendere i trend e i fattori della creazione di ricchezza è più importante che mai, il Global Wealth Report offre un quadro chiaro e dettagliato della generazione e distribuzione della ricchezza in oltre 50 mercati chiave a livello globale, fornendo anche preziose informazioni per il futuro” ha dichiarato Iqbal Khan, co-presidente di Ubs Global wealth management.

“La ricchezza non è solo una misura economica, ma una forza sociale e politica: mentre affrontiamo la quarta rivoluzione industriale e l’aumento del debito pubblico, il modo in cui la ricchezza viene distribuita e trasferita influenzerà le opportunità, le politiche e il progresso; il report di quest’anno mette in evidenza i cambiamenti evolutivi nella detenzione della ricchezza, in particolare la crescente rilevanza delle donne e l’importanza duratura dei beni immobiliari e dei trend patrimoniali di lungo termine” ha aggiunto Paul Donovan, Chief economist di Ubs Global wealth management.

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