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martedì 15 Luglio 2025
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Monti, meno tasse su lavoro imprese e donne, torna Ici su prima casa e si pensa a patrimoniale

ll neo presidente del Consiglio nel discorso programmatico annuncia le novità in campo fiscale. Accanto ad un maggiore impegno nella lotta all’evasione il governo del professore punta a spostare il carico del prelievo da lavoro e impresa al patrimonio.

Rigore, crescita ed equità: sono questi i tre punti di riferimento del programma del governo di Mario Monti, illustrato oggi in Senato. Dentro questo quadro, il neo premier ha annunciato alcune delle misure cui metterà mano, tra cui l’Ici e le imposte sugli immobili, il mercato del lavoro, la previdenza e uno studio sulla patrimoniale. Monti ha spiegato che il «rigore di bilancio» non basta a rendere «credibile» l’Italia se manca la crescita, senza la quale il debito non è sostenibile. Al contempo nel varare le riforme per la crescita, «maggiore sarà l’equità, e maggiori saranno gli effetti positivi». Ad aiutare la creascita sarà anche la leva fiscale grazie ad un riequilibrio del prelievo a favore del lavoro e dell’impresa e un conseguente aggravio sul patrimonio e le ricchezze. Misura di agevolazione fiscale saranno introdotte per favorire l’ingresso nel mercato del lavoro delle donne. A completare il quadro misure più incisive sulla tracciabilità dei pagamenti in funzione antievasione.

 

Ici. Una peculiarità se non un’anomalia del nostro ordinamento. Così Mario Monti si è espresso nel suo intervento in Senato, riferendosi all’esenzione dall’Ici delle abitazioni principali. Un discorso, quello di Monti, piuttosto esplicito sulla possibilità di reintrodurre la tassa sulla prima casa. «Intendiamo riesaminare – ha annunciato inoltre il neo premier – il prelievo sulla ricchezza immobiliare» che rispetto agli altri Paesi europei «è particolarmente bassa».

Delega fiscale. Monti ha ribadito che la pressione fiscale in Italia è «elevata». Occorre modificare la situazioe per renderla favorevole alla crescita, intervenendo su impresa e lavoro. «Coerentemente con il disegno della delega fiscale e della clausola di salvaguardia che la accompagna – ha spiegato – una riduzione del peso delle imposte e dei contributi che gravano sul lavoro e sull’attività produttiva finanziata da una crescita del prelievo sui consumi e sulla proprietà, sosterrebbe la crescita senza incidere sul bilancio pubblico».

Patrimoniale. Ne ha parlato di sfuggita, liquidando il discorso con un semplice: «lo esamineremo». Rimane il dubbio dunque sull’ipotesi dell’introduzione di una patrimoniale da parte del nuovo governo.

Lotta all’evasione fiscale. «Lotta all’evasione fiscale non solo per aumentare il gettito ma anche per abbattere le aliquote». Mario Monti ha spiegato infatti che «una lotta vera servirà per ridurre in maniera incisiva il peso per i contribuenti». «L’evasione fiscale continua a essere un fenomeno rilevante: il valore aggiunto sommerso è quantificato nelle statistiche ufficiali in quasi un quinto del prodotto. Interventi incisivi in questo campo possono ridurre il peso dell’aggiustamento sui contribuenti che rispettano le norme», ha aggiunto il neo presidente del consiglio italiano. «Occorre ulteriormente abbassare la soglia per l’uso del contante, favorire un maggior uso della moneta elettronica, accelerare la condivisione delle informazioni tra le diverse amministrazioni, potenziare e rendere operativi gli strumenti di misurazione induttiva del reddito e migliorare la qualità degli accertamenti».

Donne e giovani. «Giovani e donne sono le due grandi risorse sprecate del Paese»: ci sarà una «tassazione preferenziale» sul lavoro delle seconde. «L’inserimento e la permanenza al lavoro delle donne è una questione indifferibile – ha sottolineato Monti durante il suo intervento in Senato – bisogna conciliare le esigenze del lavoro e della famiglia oltre che di sostegno alla natalità». Nel frattempo il governo si impegnerà a studiare «una tassazione preferenziale» a favore del gentil sesso. Misure di sostegno saranno previste anche per i giovani: «bisogna investire sui talenti, sui giovani». Anche perchè, ha osservato Monti, «restringere le opportunità per i giovani si trasforma in meno opportunità di crescita del Paese. Per questo ritengo importante adottare misure che valorizzino le capacità individuale e regolino i sistemi di cooptazione».

Dismissioni immobili pubblici. Monti ha annunciato che sarà presto «definito un calendario puntuale» del piano di dismissione degli immobili pubblici.

Costi politica. «Davanti ai sacrifici richiesti ai cittadini sono ineludibili interventi sui costi del funzionamento degli organi elettivi», ha detto il neo premier.

Pensioni. «La normativa previdenziale italiana ha reso il sistema tra i più sostenibili in Europa e l’età di pensionamento è superiore alla Germania e alla Francia. Ma il sistema è caratterizzato da ampie disparità e da privilegi». Così il premier Mario Monti al Senato. «Negli scorsi anni la normativa previdenziale è stata oggetto di ripetuti interventi, che hanno reso a regime il sistema pensionistico italiano tra i più sostenibili in Europa e tra i più capaci di assorbire eventuali shock negativi», ha ribadito il premier, indicando però come «il nostro sistema pensionistico rimane caratterizzato da ampie disparità di trattamento tra diverse generazioni e categorie di lavoratori, nonché da aree ingiustificate di privilegio».

Mercato lavoro. Andrà superata «l’impostazione attuale di un mercato duale dove alcuni hanno ampie tutele e altri sono privi di ogni assicurazione di base». Il tutto accompagnato da una riforma degli ammortizzatori sociali.

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