back to top
martedì 17 Giugno 2025
spot_img
spot_img

Cgil, da Renzi parole sconcertanti sul Fisco, Orlandi intervenga pubblicamente

Il coordinatore Boldorini attacca il Premier per le accuse rivolte all’Agenzia delle Entrate durante l’intervista a 1/2 Ora di domenica scorsa: “prestigiatore da avanspettacolo”.

“Credevo definitivamente passato il tempo in cui ai dipendenti dell’Agenzia delle Entrate veniva addossata la colpa di un Fisco inefficiente e in cui i vertici governativi, con norme ad hoc e asserzioni scellerate, si adoperavano al meglio nella difesa degli evasori”. Così il coordinatore nazionale Cgil delle agenzie fiscali Luciano Boldorini risponde a Matteo Renzi, che domenica scorsa aveva tacciato l’Agenzia delle entrate di discrezionalità, favoritismi e inefficienza. In una lettera aperta, Boldorini invita il direttore delle Entrate Rossella Orlandi a rispondere pubblicamente alle accuse del Premier, in difesa del lavoro suo e dei “40.000 colleghi che dopo quei due minuti fatali” non potranno certo “aspettarsi pacche sulle spalle, barzellette salaci e battute a raffica dai soggetti che andranno a controllare”. Il luogo comune che vede l’Agenzia aiutare gli amici e tartassare la gente comune è “un rapido ritorno al passato di cui nessun cittadino onesto aveva nostalgia”. Un deja vu che un “prestigiatore da avanspettacolo come Renzi” ha tirato in ballo facendo scomparire “il lavoro quotidiano di chi, con fatica estrema, cerca di ricostruire un rapporto corretto tra Fisco e cittadini” e al contempo “riparare i danni che burlette e sciocchezze di una politica volutamente dissennata che ha coperto ben altre pecche nella gestione del Fisco italiano, hanno prodotto nel comune sentire degli italiani”.

“Speravo davvero che fosse tramontata- prosegue Boldorini- la stupida abitudine della politica di ingraziarsi coloro che provocano il disastro nei conti pubblici, gli evasori fiscali appunto, e di far credere che la causa di tutti i mali sono invece i lavoratori pubblici, fannulloni e pure “discrezionali”. Anche perché “tutti quelli che lavorano all’Agenzia delle Entrate da oltre trent’anni sanno bene invece che sono coloro che evadono, che portano i soldi all’estero, che nascondono le proprie attività economiche nei paradisi fiscali che svuotano inesorabilmente le Casse dello Stato”. Se poi Renzi fosse a conoscenza di malefatte, attività illecite o fraudolente, allora “denunci pubblicamente o riferisca alle autorità tali condotte”, altrimenti “evitasse di diffondere chiacchiere da bar”.

Dello stesso autore

RISPONDI

Please enter your comment!
Please enter your name here

Altro in Attualità

Rubriche