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giovedì 1 Maggio 2025
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Confindustria, ridurre tasse su famiglie e imprese, nuovo sì a patrimoniale con aliquota contenuta

Riforma fiscale in tempi rapidi, riduzione delle tasse su famiglie e imprese e introduzione di una patrimoniale strutturale che vada a colpire solo il 5-10% delle famiglie più ricche. Confindustria chiede anche più impegno nella lotta all’evasione e riordino delle agevolazioni.

L’approvazione della riforma fiscale in «tempi rapidi», la riduzione del livello del prelievo su imprese e lavoro, che è «tra i più elevati d’Europa» e il rilancio di «un prelievo annuale sul patrimonio che dovrebbe caratterizzarsi per un’aliquota contenuta che incida sul 5-10% delle famiglie piu’ ricche». Sono questi i provvedimenti urgenti da realizzare secondo il presidente del comitato tecnico sul fisco e la corporate governance di Confindustria, Luca Garavoglia, intervenuto in un’audizione davanti alla commissione finanze del Senato sulla delega fiscale e assistenziale. «Il governo – ha ricordato – ha assunto l’impegno con l’Europa di approvare il ddl entro febbraio 2012 e di proseguire con l’approvazione dei decreti delegati entro lo stesso anno. Sarebbe grave se si ingenerasse nei mercati finanziari il sospetto che si voglia procrastinare l’attuazione successivamente a qualche scadenza elettorale».

Patrimoniale sul 5-10% delle famiglie. Confindustria ha rilanciato sul tema della patrimoniale: un’aliquota “contenuta” e una soglia di esenzione “strutturata” così da prevedere un prelievo annuale che «interesserà il 5-10% delle famiglie italiane più ricche» ha affermato Garavoglia. «Per raggiungere questo obiettivo Confindustria propone di inserire l’obbligo per le persone fisiche di indicare il proprio stato patrimoniale nella dichiarazione dei redditi. Occorre inoltre – ha aggiunto Garovaglia – una riflessione sull’attualità delle rendite catastali degli immobili iscritti nel catasto urbano». Confindustria, nel manifesto delle imprese, aveva già proposto un prelievo dell’1,5 per mille per i patrimoni superiori a 1,5 milioni di euro.

Misure per la crescita. Sono indispensabili interventi per la crescita, in particolare la razionalizzazione del gran numero dei regimi di favore fiscale «per concentrare lo strumento fiscale su poche e mirate priorità a partire dal rafforzamento patrimoniale delle imprese e della ricerca e innovazione», ha sottolineato inoltre Garavoglia.

Lotta all’evasione. Secondo Confindustria, occorre «un salto di qualità nella lotta all’evasione», attraverso «un’azione costante e coerente nel tempo» sia sul fronte della repressione che su quello del contrasto dell’evasione. Su questo punto, in particolare, «è prioritaria – ha detto Garavoglia – una ulteriore riduzione del limite per l’utilizzo del contante a 500 euro, incentivando contestualmente la diffusione della moneta elettronica».

Stretta su abuso di diritto. Disciplinare la nozione di “abuso di diritto” prevedendo che siano perseguibili solo le operazioni di elusione strutturate in modo da aggirare norme o principi fiscali. Anche su questo punto Confindustria ha vluto sollecitare il governo. «Va riformulata la normativa, prevedendo che le operazioni possano essere censurate come elusive solo in quanto conseguano vantaggi fiscali “indebiti”, cioé che derivano dall’aggiramento di norme o principi», ha detto Garavoglia. La disciplina dell’abuso di diritto trae origine da più sentenze della Corte di cassazione e prevede che siano illegittime tutte le operazioni fatte esclusivamente per pagare meno tasse, senza quindi il supporto di una vera ragione economica.

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