Sulla scorta del dossier “Unhappy Meal” diffuso nel marzo scorso, le associazioni dei consumatori hanno presentato un esposto alle autorità italiane per la presunta maxi-elusione della multinazionale.
Le associazioni italiane dei consumatori contro McDonald’s. Codacons, Cittadinanzattiva e Movimento Difesa del cittadino hanno presentato un esposto contro il gruppo McDonald’s per una presunta maxi-evasione fiscale e chiesto a Guardia di finanza, Agenzia delle entrate e alle procure di Roma e Milano di avviare indagini contro la multinazionale.
La segnalazione si basa sul dossier “Unhappy Meal” realizzato dalle maggiori sigle sindacali inglesi nel marzo scorso, nel quale si denunciava la pianificazione fiscale aggressiva della multinazionale, accusata di aver nascosto in Lussemburgo quasi quattro miliardi di utili realizzati in diversi paesi dell’Ue tra il 2009 e il 2013 e pagato, su di essi, un’aliquota dello 0,43%.
Tra le vittime della presunta elusione miliardaria c’è anche l’Italia: stando ai dati contenuti nel dossier, e ripresi dalle associazioni dei consumatori, la catena di fast food avrebbe sottratto all’erario italiano 74,7 milioni di euro, che se sommati alla sanzione amministrativa (compresa fra il 100% e il 200% dell’imposta accertata), potrebbero portare nelle casse dello Stato fino a 224 milioni di euro.
La richiesta, indirizzata alle autorità italiane, è di verificare se siano state violate le norme sull’abuso di diritto e sulla disciplina del transfer pricing, oltre a valutare se la società lussemburghese abbia avuto, nel periodo interessato, una stabile organizzazione in Italia. La questione è aperta, anche a Bruxelles: come confermato dalla commissaria alla concorrenza Margrethe Vestager, anche la Commissione Europea sta valutando la possibilità di avviare un’indagine nei confronti di Mcdonald’s, che soltanto in Italia conta 510 ristoranti e un fatturato da oltre un miliardo di euro.
