Con i primi decreti varati dal Consiglio dei ministri il federalismo fiscale comincia a prendere corpo, ma arrivano anche le prime fondate perplessita’ sull’equilibrio e l’equita’ del nuovo sistema nella ripartizione del carico impositivo tra regione e regione.
Lo schema di decreto legislativo varato dal Cdm detta anche i criteri per la defizione dei servizi minimi essenziali e dei cosiddetti costi standard. Si tratta dei primi passi di un percorso che porterà entro il 2010 o nei primi mesi del 2011 al varo definitivo del provvedimento. A quel punto partirà il processo che porterà all’autonomia finanziaria di regioni, province e comuni attraverso un percorso graduale che avrà una tappa importante nel 2014 e una prima attuazione compiuta nel 2016. Sulla definizione delle compartecipazioni tutto o quasi è rinviato a ulteriori decreti attuativi. Di certo vi è che le regioni potranno aumentare significativamente l’addizionale Irpef a partire dal 2013. Il superamento dei trasferimenti e il passaggio al nuovo sistema sarà accompagnato dall’istituzioni di fondi perequativi con il compito di garantire le risorse essenziali alle regioni, ai comuni e alle province con minore capacità contributiva.
Addizionale Irpef: l’addizionale base, attualmente allo 0,9%, sarà rideterminata a partire dal 2012 con decreto del presidente del consiglio dei ministri. E’ poi prevista la possibilità per le regioni di maggiorare l’aliquota base in misura non superiore allo 0,5% nel 2013, all’1,1% nel 2014 e al 2,1% a decorrere dal 2015. La maggiorazione oltre lo 0,5% non può essere applicata ai primi due scaglioni di reddito ai dipendenti e ai pensionati. Inoltre le regioni possono introdurre detrazioni all’addizionale a favore delle famiglie maggiorando quelle statali. Possono anche trasformare in detrazioni eventuali sussidi e misure di sostegno sociale previste dalla normativa regionale.
Compartecipazione Iva: alle regioni a statuto ordinario andrà una compartecipazione Iva che negli anni 2011, 2012 e 2013 sarà calcolata sulla base della normativa vigente. A partire dal 2014 la percentuale sarà stabilita con decreto del presidente del consiglio con l’obiettivo di garantire il livello minimo assoluto sufficiente ad assicurare il pieno finanziamento del fabbisogno corrispondente ai livelli essenziali delle prestazioni in una sola regione. Per garantire il finanziamento integrale dei livelli essenziali nelle regioni ove il gettito tributario è insufficiente concorre il fondo perequativo.
Irap: a partire dal 2014 le regioni con propria legge potranno ridurre l’Irpef fino ad azzerarla. Tale riduzione o azzeramento è ad esclusivo carico del bilancio regionale e non può essere compensata dal fondo perequativo. Inoltre non possono ridurre l’Irap le regioni che aumentano l’addizionale Irpef oltre lo 0,5%.
Fondo perequativo regionale: viene istituito a partire dal 2014 ed è alimentato dal gettito della compartecipazione Iva determinata in modo da garantire in ogni regione il finanziamento integrale delle spese relative ai livelli essenziali delle prestazioni in materia di sanità, istruzione scolastica, trasporto pubblico locale. Nel primo anno le spese saranno computate sulla base della spesa storica. Negli anni successivi dovranno convergere gradualmente verso i costi standard.
Trasferimenti: a partire dal 2012 sono soppressi tutti i trasferimenti statali alle regioni a statuto ordinario di parte corrente. A partire dal 2013 le regioni sopprimono i trasferimenti regionali di parte corrente diretti al finanziamento delle spese dei comuni.
Soppressioni: Dal 2014 sono soppressi la tassa per l’abilitazione all’esercizio professionale, l’imposta regionale sulle successioni statali dei beni del demanio marittimo, l’imposta regionale sulle concessioni statali per l’occupazione e l’uso dei beni del patrimonio indisponibile e altre tasse minori. Dal 2012 è soppressa la compartecipazione regionale all’accisa sulla benzina.
Province: a partire dal 2012 alle province andrà l’imposta sulle assicurazioni con aliquota al 12,5%. A partire dal 2014 le province potranno aumentare o diminuire l’aliquota in misura non superiore a 2,5 punti percentuali. Continua ad essere attribuita alle province l’imposta sulle trascrizioni. Sempre dal 2012 alle province andrà una compartecipazione all’accisa sulla benzina la cui aliquota sarà stabilita con decreto del presidente del consiglio. A partire dal 2013 saranno soppressi i trasferimenti regionali di parte corrente diretti al finanziamento delle spese delle province.
Fondo perequativo comuni e province: a decorrere dal 2016 viene istituito nel bilancio dello Stato un fondo con indicazione separata degli stanziamenti per comuni e province a titolo di concorso per il finanziamento delle funzioni da loro svolte .