Di Luciano Cerasa
E’ tempo di vacanze e ciascuno inquadra le proprie mete che gli risultano più congeniali. Qualcuno approfitta anche per fare sopralluoghi dove portare la residenza. Non stiamo parlando di fughe di cervelli ma di fuggitivi del fisco. E’ il Portogallo il paradiso fiscale più conveniente e a portata di mano dei pensionati italiani. Espatriare (almeno sulla carta) dall’Italia dopo aver raggiunto l’agognata pensione è una mossa sempre più popolare, soprattutto tra l’alta fascia dirigenziale e professionale. Ma anche tra i giornalisti aumentano coloro che non disdegnano un risparmio fiscale cospicuo che si accompagna al fascino della Lisbona di Pessoa e al buon vivere di alloggi di charme, tra cucina a base di pesce, attività culturali e una sanità a livello europeo, il tutto in un paese della vecchia Europa ricco di storia e di bellezze naturali. La regola acchiappa pensionati adottata dai portoghesi è semplice: chi prende la qualifica di “residente non abituale” in Portogallo, non paga imposte sul reddito per dieci anni. Prima però si deve dimostrare di trascorrere nel paese iberico almeno 183 giorni l’anno. Se proprio di sacrificio vogliamo parlare dal punto fiscale ne vale proprio la pena: una pensione di 850 euro versata in Italia, in Portogallo lievita esentasse a 1150, una da 2 mila euro netti arriva fino a 3 mila.
Ma “fatta la legge, trovato l’inganno” come è usuale nella nostra penisola. Nei forum e nelle chat dei pensionati, ha riscontrato il sito Libero.it, ci sono intere pagine in cui si spiegano i modi per evitare l’obbligo di residenza. Per esempio c’è chi fa collezione di scontrini, anche grazie a commercianti compiacenti, così da dimostrare ai funzionari del fisco la sua permanenza in Portogallo mentre si svernava altrove. Poi c’è il trucco della casa affittata da 4-5 persone insieme, che dividono le spese e prendono quindi la residenza spendendo il minimo possibile.
Lisbona ha aumentato i controlli, incrociando bollette e biglietti aerei e pedaggi autostradali e la sanzione in caso di abusi è amara: rimborsare subito tutto quello che è stato evaso.