Italia e San Marino pronti a voltare pagina. I due paesi dopo anni di incomprensioni e contrasti si apprestano ad avviare una stratta collaborazione per contrastare da un lato le frodi fiscali e dall’altro le doppie imposizioni con l’obiettivo di migliorare gli scambi economici e i rapporti commerciali. Una strada tracciata dalla nuova convezione tra i due paesi al centro del convegno organizzato da Lef a Rimini al quale ha partecipato il segretario di Stato alle Finanze di San Marino Claudio Felici il presidente della provincia di Rimini Stefano Vitali, Tamara Gasparri del direttivo di Lef e Villiam Rossi ex direttore accertamento dell’Agenzia delle Entrate, il presidente dei dottori commercialisti di Rimini e il presidente di Lef Orlando De Mutiis.
La convezione, come ha spiegato Rossi, è attesa ora alla prova dell’applicazione pratica da parte delle due amministrazioni. “La cornice giuridica costruita -ha spiegato- è importante ma conterà molto il modo in cui le due amministrazioni sapranno renderla operativa”. Insomma, conterà molto lo spirito con cui San Marino darà attuazione all’accordo. “Da parte nostra -ha assicurato il segretario di Stato alle finanze Claudio Felici- c’è la ferma volontà a voltare pagina rispetto al passato. Per San Marino i rapporti con l’Italia passano attraverso la costruzione di un nuovo rapporto basato sulla trasparenza e lo scambio di informazioni”. La nuova cornice disegnata dal protocollo aggiuntivo della Convenzione tra Italia e San Marino, come ha spiegato Tamara Gasparri, rappresenta “un significativo passo avanti”. Si inquadra pienamente nei parametri indicati dall’Ocse e presenta “interessanti aspetti innovativi come il riconoscimento del ruolo delle due amministrazioni nel definire l’applicazione dei principi contenuti nella Convenzione ai concreti e la previsione di un sistema di arbitrato in caso di disaccordo”. Di “importante svolta” ha parlato il presidente della provincia Stefano Vitali. Il protocollo aggiuntivo, ha detto, rappresenta un significativo passo avanti che pone le basi per un rinnovato rapporto tra San Marino e il territorio della provincia di Rimini. “L’auspicio -ha aggiunto- è che si realizzi una rottura netta con le opacità del passato”. Un tema ripreso dal presidente dei Dottori commercialisti di Rimini che evidenziato come la trasparenza rappresenta un terreno importante sul quale costruire i rapporti del futuro. Bruno Piccioni ha tuttavia evidenziato la necessità di definire tempi più brevi rispetto a quelli indicati dalla Convenzione per definire i casi controversi di doppie imposizioni. “Con i meccanismi previsti si può arrivare a tre anni per definire un caso concreto e un così lungo tempo di incertezza è insostenibile per un’azienda”. Il presidente di Lef Orlando De Mutiis, infine ha auspicato che la nuova Convenzione contribuisca a rafforzare i rapporti tra San Marino e l’Italia facendo della trasparenza un punto di forza in grado di promuovere lo sviluppo economico e la collaborazione tra i due territori.