Il fisco italiano e bavarese siglano un nuovo patto di collaborazione. Si chiama Joint Audit il progetto per l’attuazione di verifiche congiunte (joint-simultaneous audit) presso contribuenti appartenenti allo stesso gruppo d’imprese, con sedi in Italia e nello Stato Libero di Baviera. Dopo una prima fase pilota coordinata dalla Direzione centrale accertamento dell’Agenzia delle entrate, che ha coinvolto il Veneto e la Baviera, il fisco italiano e bavarese rinnovano il proprio impegno a potenziare la cooperazione amministrativa in materia fiscale. Prende così avvio una nuova fase del progetto che coinvolge anche la Lombardia e la Provincia Autonoma di Bolzano per un piano di verifiche transfrontaliere congiunte per il 2016-2017. Le finalità della nuova fase del progetto sono:
rafforzare l’efficacia delle verifiche fiscali riguardanti problematiche transfrontaliere, riducendo gli oneri amministrativi per i contribuenti;
rendere efficace l’implementazione degli strumenti di cooperazione amministrativa;
ridurre il numero di procedure amichevoli – “MAP” (Mutual Agreement Procedure) e contrastare le pratiche aggressive “ATP” (Aggressive Tax Planning) e le problematiche correlate al “BEPS” (Base Erosion and Profit Shifting). Alla base c’è il Memorandum of Understanding (MoU) con cui le due amministrazioni regolamentano i diversi aspetti previsti dall’accordo.
Patto tra Entrate e Amministrazione fiscale della Baviera
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