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sabato 12 Luglio 2025
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Evasione internazionale, 51 paesi firmano accordo per scambio informazioni

A pertire dal 2017 gli stati firmatari si impegnano ad adottare il modello di cooperazione amministrativa elaborato dall’Ocse. Per contrastare l’evasione e l’elusione i paesi si impegano ad una maggiore trasparenza e allo scambio automatico delle informazioni. 
 
 

Scambio automatico delle informazioni, trasparenza e mutua assistenza amministrativa in materia fiscale. Sono questi i cardini dell’accordo sottoscritto da cinquantuno paesi, tra membri dell’Ocse e del G20, per contrastare l’evasione fiscale internazionale ed eliminare il segreto bancario. L’intesa è stata raggiunta lo scorso 29 ottobre in occasione del Global Forum di Berlino. A partire dal 2017, gli stati firmatari si impegnano così a recepire il “Common Reporting Standard”, il modello di cooperazione amministrativa elaborato dall’Ocse, all’interno dei propri ordinamenti nazionali. A questi si aggiungono sette paesi, favorevoli ma che non hanno ancora siglato l’accordo, e altri 34 stati che aderiranno alle nuove procedure con un anno di ritardo, a cominciare dal 2018. All’appello mancano gli Stati Uniti, che si sono resi disponibili ad effettuare accordi bilaterali per la trasmissione dei dati. In compenso, sul “Multilateral Competent Authority Agreement” c’è la firma di Svizzera, Isole Cayman, San Marino, Principato di Monaco e, a sorpresa, anche della Cina.

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