La Commissione europea ha presentato la propria posizione in merito all’introduzione di una nuova tassazione per il settore finanziario, da sottoporre a fine ottobre al Consiglio europeo e a novembre al G20. L’esecutivo Ue ha definito due livelli di imposizione: una tassa sulle transazioni finanziarie (TTF), applicata su scala mondiale, finalizzata a raccogliere i fondi necessari da destinare a importanti politiche internazionali, quali l’aiuto sviluppo e i cambiamenti climatici e, a livello europeo, una tassa sulle attività finanziarie (TAF) da prelevare sugli utili e sui compensi delle società del settore finanziario, quale strumento per risolvere l’attuale situazione di minore tassazione del settore e per rendere disponibili nuove fonti di reddito per contrastare la crisi economica in corso.
La Commissione ritiene che l’introduzione delle nuove tasse sia giustificata in primo luogo dal fatto che il settore finanziario è tra le cause principali della crisi finanziaria pur godendo di un notevole sostegno pubblico Secondariamente, una tassa correttiva sulle banche verrebbe a integrare le misure normative essenziali per migliorare l’efficienza dei mercati finanziari e ridurne la volatilità. Infine, dal momento che nell’Ue il settore finanziario è esente dall’Iva una nuova tassa garantirebbe che non sia meno tassato rispetto ad altri.
Commissione Ue: tassare transazioni finanziarie a livello mondiale ed europeo
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