Il ministro dell’Economia individua il nuovo nemico della crescita, l’articolo 41 della Costituzione
Libertà totale d’impresa per tre anni. E’ l’ultima idea del ministro dell’Economia Giulio Tremonti che per affrontare la crisi economica che investe il nostro paese vuole cambiare l’articolo 41 della Costituzione. Bisogna ammettere che a nessuno era venuto in mente. Una trovata degna della fantasia del nostro estroso ministro che dopo averci spiegato in tutte le salse, in interviste, saggi, pamphlet e libri, che occorrono regole per il marcato, che la finanza è cattiva che il mercato non sa autoregolarsi, ora di colpo ci dice il contrario.
Ve lo ricordate Tremonti seguace del colbertismo e antimercatista convinto. Certo è vero che non bisogna fossilizzarsi a sostenere sempre le stesse idee, che bisogna avere il coraggio di cambiare. Forse, il ministro quando invocava più regole si riferiva agli altri paesi, alla finanza, agli imprenditori internazionali. Certo perchè quelli di casa nostra sono tutte personcine perbene, che quando le lasci libere si autoregolano a meraviglia. Ma questa ultima trovata forse non è tanto il frutto di una nuova folgorazione quanto la presa d’atto che occorre un nuovo capro espiatorio contro la crisi da dare in pasto ai gonzi delle partite Iva che credono al suo verbo. Così almeno per un annetto ce la potremmo prendere con l’articolo 41 della Costituzione e con chi si opporrà al cambiamento.