Il sommerso in Italia vale 540 miliardi, in pratica un terzo del Pil ufficiale di 1.500 miliardi. È quanto calcolato nel rapporto 2016 dell’Eurispes. Alla cifra monstre contribuiscono in particolar modo le categorie di lavoratori in nero: in primis le baby sitter (senza contratto nell’80% dei casi), gli insegnanti che fanno ripetizioni privatamente (78,7%), collaboratori domestici (72,5%) e a seguire badanti, giardinieri, muratori, idraulici ed elettricisti. Ai 540 miliardi, poi, vanno aggiunti i 200 miliardi relativi all’economia criminale. Da Il Fatto Quotidiano.
