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mercoledì 18 Giugno 2025
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La verifica addomesticata, quando il funzionario esperto non vede il ‘nero’

Il ‘nero’ spesso sfugge ai verificatori perchè è ben nascosto, ma capita anche che non tutti i funzionari lo cercano e le veriifiche si concludono senza esito. A volte anche i meccanismi ben oleati e collaudati si inceppano. Basta una segretaria ciarliera e una funzionaria alle prime armi.

La vagheggiata, intravista, inafferrabile araba fenice di cultori ed operatori del diritto tributario e’ la quantificazione dei ricavi. Anche intorno ai costi tanto e’ stato scritto, ma i costi hanno di bello che vanno sottratti dai ricavi lordi, sicche’ il contribuente non ha alcun interesse ad occultarli, anzi spesso li amplifica (sperando che i controllori non se ne accorgano) e talvolta li esibisce, confidando che al funzionario, abbagliato e reso euforico dal recupero di qualche congrua passivita’, passi la voglia di cimentarsi a scovare i ben piu’ congrui ricavi effettivamente conseguiti.

Un tempo ormai lontano le verifiche duravano anche mesi e mesi ed un capoverifica particolarmente ansioso (o velleitario?) poteva anche costringerti a sommare le voci dei conti correnti bancari, tanto per vedere se i totali coincidevano. Al termine dell’indagine, ne’ la consapevolezza che un briciolo di evasione serve a preservare la floridezza delle aziende ed a scongiurare la disoccupazione, ne’ la certezza di non aver tralasciato alcun accorgimento o tecnica, servivano a placare l’intimo tormento di giovani e meno giovani funzionari: li avro’ scovati (i ricavi) tutti? Quando le carte in minuta stanno per trasformarsi in verbali, l’atmosfera diventa surreale: verificatori e verificati sanno bene che da ogni gesto, parola, intonazione, batter di ciglia, puo’ improvvisamente scaturire l’agognata verita’.

Capito’ che alla fine di una verifica presso un’azienda dall’ordinatissima contabilita’ ma dall’iter produttivo non del tutto chiarito, mentre l’anziano ed esperto capo scambiava sorridenti falsocasuali battute con un abbottonatissimo amministratore delegato, la giovane funzionaria che l’accompagnava si attardò a scherzucchiare con una giovanissima segretaria dall’aria sveglia e dai grandi occhi azzurri: ” Complimenti per la precisione, signorina, non deve essere agevole gestire una simile mole di fatture!” “Ha detto bene” – rispose la vispa fanciulla sgranando gli occhioni – ma basta essere ordinati! Vede i faldoni sullo scaffale alto? Bene, quelli bianchi sono per le fatture da contabilizzare, quelli neri per le fatture in nero!” Naturalmente la verifica venne riaperta, ma l’esperto capo evito’, da allora e per sempre, di far coppia con la giovane sfunzionaria negli accessi societari.

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