Bocciato il ricorso, per i giudici del fisco il cantante aveva portato la residenza all’estero per non pagare le tasse in Italia
Dichiarava di risiedere a Londra, ma in realtà la sua dimora abituale era in Italia, a Latina. E’ stata così confermata la sanzione per evasione fiscale al cantante Tiziano Ferro per circa 3 milioni di euro. La commissione Tributaria regionale del Lazio ha respinto infatti il ricorso di Ferro e confermato le sentenze di primo grado che stabilivano la non veridicità della residenza all’estero del cantante negli anni 2006, 2007 e 2008 condannandolo a pagare le spese processuali. Ferro era comparso anche davanti al tribunale di Latina, difeso dall’avvocato Giulia Bongiorno.
La vicenda. I fari delle Entrate su Tiziano Ferro si erano accesi nel 2009. L’artista aveva trasferito la sua residenza a Manchester e l’Agenzia iniziò a compiere degli accertamenti, per appurare se il cambio di residenza fosse reale o fittizio, soltanto per godere di un regime fiscale più leggero. Il cantante italiano si era sempre difeso sostenendo che il tempo che lui non passava nelle sue residenze all’estero era dovuto ai tour che gli imponeva il suo lavoro di cantante e che lo portavo spesso in Italia per i concerti.
Gli altri vip nei guai con il Fisco. Il nome dell’artista si aggiunge alla lunga lista di vip che hanno guai con il Fisco. Da Maradona a Vasco passando per il mito del cinema italiano, Sofia Loren, che pagò anche con qualche giorno di carcere, il rapporto tra il mondo dello spettacolo e l’Agenzia delle Entrate non è semplice. La storia più celebre, tra quelle recenti, è forse quella di Valentino Rossi. Il «dottore» pluricampione del mondo di motociclismo, aveva spostato la sua residenza a Londra nel 2000. Nel 2007 si è visto contestare dal fisco 60 milioni di euro di imponibile non dichiarato per gli anni 2000-2004. Il contenzioso è finito nel 2008 con una bella stretta di mano e con un esborso milionario dopo un lungo braccio di ferro.