L’imprenditore non avrebbe pagato l’imposta e le accise sul carburante del megayacht Force Blue che gli fu sequestrato nel maggio del 2010 al largo delle coste liguri
Non avrebbe pagato l’Iva e le accise sul carburante del megayacht Force Blue che gli fu sequestrato nel maggio del 2010 al largo delle coste liguri. Per questo il noto imprenditore Flavio Briatore è stato rinviato a giudizio a Genova, per una ipotesi di frode fiscale. Il processo sarà il 10 aprile a Genova: la prima udienza sarà filtro e dovrebbe essere dedicata alle questioni pregiudiziali, alle eventuali eccezioni e alla lista dei testi.
L’accusa. Secondo l’accusa avrebbe simulato un’attività commerciale di noleggio dell’imbarcazione per godere di tariffe agevolate, attività di noleggio che avrebbe consentito di utilizzare il “Force Blue”, iscritto in un Paese extracomunitario e di proprietà della Autumn Sailing Limited con sede nelle Isole Vergini Britanniche, per uso diportistico in acque territoriali italiane dal luglio 2006 al maggio 2010 senza versare la dovuta Iva all’importazione. I pm, nella loro richiesta di giudizio, sostengono che Briatore era amministratore di fatto e proprietario della società Autumn Sailing Limited oltre a essere armatore e proprietario dello yacht. In particolare l’imprenditore non avrebbe pagato l’ Iva dovuta all’ importazione per 3,6 milioni di euro. L’altra accusa formulata dai pm nei confronti di Briatore, del comandante (anche rappresentante-procuratore della stessa società) e di due amministratori è quella di aver destinato il carburante come esente dalle accise mentre avrebbe dovuto essere soggetto alle imposte. Complessivamente si sarebbe trattato di circa 900.000 litri di carburante adoperati in diverse occasioni che avrebbe procurato un vantaggio di oltre 1,48 milioni. Infine Briatore, il comandante e due amministratori sono stati accusati di aver indotto in errore i fornitori delle prestazioni sul fatto di trattare con una società realmente esistente e commerciale, facendo emettere le fatture relative a operazioni soggettivamente inesistenti.
L’inchiesta. Flavio Briatore, insieme ad altre quattro persone, era stato indagate nell’ambito dell’inchiesta sul megayacht sequestrato dalla Guardia di finanza al largo della Spezia nel maggio 2010 mentre era in uso all’ex team manager della Renault. Briatore era stato indagato, a vario titolo, con tre amministratori (che si sono avvicendati nel tempo) della società Autumn Sailing Limited, proprietaria dell’imbarcazione e con il comandante dello yacht, per il mancato pagamento dell’Iva dovuta all’importazione per 3,6 milioni.
Il sequestro. Il megayacht di 62 metri fu sequestrato mentre a bordo c’erano la moglie di Briatore, Elisabetta Gregoraci, e il figlioletto, oltre a una ventina di membri dell’equipaggio. Il “Force Blue”, ancora sotto sequestro, anche quest’anno ha avuto l’autorizzazione per svolgere attività di chartering durante l’estate. Quando il 28 gennaio scorso Briatore, difeso dagli avvocati Fabio Lattanzi e Massimo Pellicciotta, era stato sentito durante l’udienza preliminare davanti al gup Nadia Magrini, aveva ribadito che «lo yacht ha solo fatto attività di noleggio». «Non sono un evasore – si era difeso – pensavo di essere in regola. Se la guardia di finanza mi avesse detto che dovevo pagare lo avrei fatto senza problemi».